Si parte da Budapest, con una cronometro di 8 km. Presente Vincenzo Nibali, alla ricerca della tripletta rosa, e il campione in carica Richard Carapaz
Il percorso
Il Giro d’Italia 2020, edizione 103 della corsa rosa, partirà dall’estero, dall’Ungheria per la precisione. L’esordio di Vincenzo Nibali, Richard Carapaz e di tutte le altre stelle della corsa, sarà a Budapest, in una cronometro di poco più di 8 km
Dopo il prologo, i corridori affronteranno altre due tappe in terra magiara, entrambe dedicate alle ruote veloci, con gli arrivi posti a Gyor e Magykanisza. Dopo la tre giorni ungherese, la corsa rosa tornerà in Italia, in particolare in Sicilia, con la quarta frazione che andrà a concludersi ad Agrigento dopo uno strappo di 4 km
Ma la classifica generale sarà già stravolta alla quinta tappa, con l’arrivo in cima all’Etna (a Piano Provenzano). Quasi 20 km di salita 7% di pendenza media, in uno scenario per molti versi “lunare”, che ridisegnerà le gerarchie della corsa già nella prima settimana
Se la sesta frazione, da Catania a Villafranca Tirrena, è dedicata interamente ai velocisti (meno per una salita a metà percorso, comunque ininfluente sulle sorti della gara), la settima tappa presenta un nuovo arrivo in quota, con la salita di Valico Montescuro che anticiperà l’arrivo a Camigliatello Silano
Si lascia la Calabria dopo una sola giornata, e si arriva in Puglia. Le due frazioni pugliesi sono entrambe semplici e veloci, con traguardi adatti ai velocisti. L’ottava frazione si concluderà a Brindisi, mentre la nona a Vieste. Risalendo la penisola, la corsa rosa giunge quindi in Abruzzo, con una tappa mossa e adatta alle fughe con arrivo a Tortoreto Lido, e una in Emilia Romagna, sempre pianeggiante, che termina a Rimini
Dopo diversi giorni sulla costa, la carovana rosa si sposta nell’entroterra, con la 12esima tappa che parte da Cesenatico (sede anche dell’arrivo), sfiorando l’appennino emiliano per poi tornare verso il mare, ripercorrendo il percorso del Nove Colli. Inevitabile un omaggio a Marco Pantani, nato proprio a Cesenatico, nel cinquantenario della sua nascita
Lasciata l’Emilia, il Giro arriva in Veneto, con la tappa da Cervia a Monselice. Percorso pianeggiante, che nel finale presenta due dentelli, prima di tornare a scendere fino al traguardo. La 14esima frazione è da segnare in rosso sul calendario. La cronometro da Conegliano a Valdobbiadene (33 km) potrà rompere gli equilibri della classifica generale prima dell’arrivo delle montagne
Dopo la seconda cronometro di questa edizione 103 del Giro d’Italia, i corridori inizieranno la settimana finale della corsa rosa. E l’esordio è con il botto. 4 salite tra Rivolto e Piancavallo, con l’ascesa finale lunga 14 km ad una pendenza media dell’8%
Sedicesima tappa interlocutoria, con diverse piccole salitelle tra Udine e San Daniele del Friuli, ma che non dovrebbe modificare più di tanto la classifica generale. Si torna a salire nella tappa 17, con l’arrivo a Madonna di Campiglio (12 km al 5% di pendenza media) dopo aver affrontato la Forcella Valbona (21 km al 6%), il Monte Bondone (20 km al 7%) e il Passo Durone (10 km al 6%)
Altro tappone alpino nella 18esima frazione del Giro 2020. Si parte da Pinzolo, e già al km 0 la strada inizia a salire verso Campo Carlo Magno. Al km 54 inizia al seconda ascesa di giornata, quella verso il Passo Castrin, ma il pezzo forte della collezione arriva al km 146, con il Passo dello Stelvio (24 km al 7%, Cima Coppi del Giro d’Italia 103). Gran finale ai Laghi di Cancano (9 km al 7%)
E se la 19esima tappa (Morbegno-Asti) sarà una delle ultime occasioni per i velocisti di dire la loro, la ventesima sarà il redde rationem della corsa rosa. La Alba-Sestriere sarà l’ultima possibilità per gli scalatori puri di poter far saltare il banco prima della cronometro finale. In rapida successione i corridori percorreranno il Colle dell’Agnello (21 km al 7%), il Col d’Izoard (14 km al 7%), il Montgenevre (8 km al 6% con sconfinamento in Francia) e la salita finale di Sestriere (11 km al 6%) in cima alla quale probabilmente la maglia rosa cambierà padrone
Atto finale a Milano, con una cronometro di 16 km che permetterà agli specialisti delle prove contro il tempo di rientrare nei giochi per la maglia rosa, a patto che siano riusciti a contenere i danni nel trittico alpino. Il 31 Maggio, in Piazza Duomo, conosceremo il nome del vincitore del Giro d’Italia 2020. Riuscirà Vincenzo Nibali a vincere per la terza volta la corsa rosa? Oppure l’ecuadoregno Richard Carapaz regalerà il bis sulle strade d’Italia?