Una gara difficile per le Mercedes, decisamente una di quelle meno prestazioni di tutta la stagione 2018, ma anche quella che ha regalato alla scuderia tedesca la gioia più grande. Un quarto posto molto sofferto è infatti bastato a Lewis Hamilton per conquistare – con due gare di anticipo sul calendario stagionale – il quinto titolo Mondiale in Formula 1. Una vittoria che porta il britannico-caraibico nell’albo d’oro dei migliori atleti motorsportivi di sempre, al livello del mitico Fangio e ai piedi del sette volte campione del mondo Micheal Schumacher.
Gli applausi condivisi tra colleghi e ex rivali per il neo cinque volte campione iridato ha messo in ombra un Gran Premio pieno di colpi di scena.
Dopo una bellissima pole position nella giornata di sabato, Daniel Ricciardo sembrava ponto alla sua redenzione dopo le tante sfortune di una stagione completamente da dimenticare. All’australiano più simpatico dei paddock però non sembra andare bene proprio nulla in quest’ultima stagione in Red Bull, prima del passaggio in Renault, e anche dopo gli amarissimi ritiri in Giappone e ad Austin anche il Gran Premio del Messico ha segnato per Ricciardo l’ennesima delusione.
L’australiano è infatti partito lento, perdendo due posizioni in partenza, e fino al pit stop non ha avuto il ritmo di gara del compagno di squadra, che volava verso la vittoria. Per lui una gara difficile, ma bellissima, che si è interrotta proprio mentre il pilota Red Bull stava dando il meglio di sé stesso per non subire l’attacco di Sebastian Vettel. Per Ricciardo l’ennesimo ritiro, un nuovo problema con la sua dannata RB14, una delusione ancora più amara delle precedenti sette.
Mentre il suo compagno di squadra, il beniamino della casa austriaca Max Verstappen, si è conquistato con grande valore il quinto successo in carriera, il simpatico Ricciardo ha dovuto parcheggiare ancora una volta la sua monoposto, la stessa che ha portato l’olandese alla vittoria.
Dopo essersi visto sfuggire la sua prima pole position – quella che lo avrebbe reso il più giovane pilota al mondo ad ottenerne una – Verstappen ha ribaltato il risultato, ponendosi come uomo da battere, leone nell’arena.
“Stanotte non sono riuscito a dormire – ha affermato l’olandese dopo la vittoria – ero deluso dai risultati delle qualifiche ed ero davvero determinato a vincere questa gara”.
Alle spalle dell’olandese ventitreenne hanno concluso il podio i due ferraristi con Sebastian Vettel al secondo posto e Kimi Raikkonen al terzo. Grande lavoro di rimonta e redenzione per la scuderia di Maranello che cerca di tappare i buchi nonostante la festa in casa Mercedes. Vettel, attaccato da tifosi e non per una stagione che si è visto sfuggire dalle mani a causa ti tanti errori personali, ha dimostrato grande rispetto per l’avversario numero uno dei suoi anni in Ferrari. Alla fine della gara è infatti andato a congratularsi con Hamilton e con tutti gli uomini Mercedes per la vittoria, esprimendo poi tutta la delusione della sconfitta durante la conferenza stampa.
Gara strana e poco competitiva per la Mercedes che non è riuscita ad andare oltre la quarta posizione con Hamilton e la quinta con Bottas. Per la scuderia tedesca ben un minuto e diciotto secondi di ritardo con Hamilton e addirittura un giro con Bottas.
Brutti ritiri, oltre a quello discusso di Ricciardo, per Fernando Alonso, in partenza, per Carlos Sainz, per problemi tecnici, e per l’eroe nazionale Sergio Perez, per un problema al motore.
E mentre è ormai chiuso il mondiale piloti resta aperto quello costruttori, nonostante il grande distacco tra Mercedes e Ferrari, di ben 66 punti con sole due gare rimaste.
RISULTATI GRAN PREMIO DEL MESSICO 2018:
1 – Max Verstappen (Red Bull-Renault) – 71 giri
2 – Sebastian Vettel (Ferrari) – 17″316
3 – Kimi Raikkonen (Ferrari) – 49″914
4 – Lewis Hamilton (Mercedes) – 1’18″738
5 – Valtteri Bottas (Mercedes) – 1 giro
6 – Nico Hulkenberg (Renault) – 2 giri
7 – Charles Leclerc (Sauber-Ferrari) – 2 giri
8 – Stoffel Vandoorne (McLaren-Renault) – 2 giri
9 – Marcus Ericsson (Sauber-Ferrari) – 2 giri
10 – Pierre Gasly (Toro Rosso-Honda) – 2 giri
11 – Esteban Ocon (RP Force India-Mercedes) – 2 giri
12 – Brendon Hartley (Toro Rosso-Honda) – 2 giri
13 – Lance Stroll (Williams-Mercedes) – 2 giri
14 – Sergey Sirotkin (Williams-Mercedes) – 2 giri
15 – Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) – 2 giri
16 – Romain Grosjean (Haas-Ferrari) – 3 giri
RITIRATO – Daniel Ricciardo (Red Bull-Renault)
RITIRATO – Sergio Perez (RP Force India-Mercedes)
RITIRATO – Carlos Sainz (Renault)
RITIRATO – Fernando Alonso (McLaren-Renault)
CLASSIFICA MONDIALE COSTRUTTORI 2018:
1.Mercedes 585;
2.Ferrari 530;
3.Red Bull-Renault 362;
4.Renault 114;
5.Haas-Ferrari 84;
6.McLaren-Renault 62;
7.RP Force India-Mercedes 47;
8.Sauber-Ferrari 36;
9.Toro Rosso-Honda 33;
10.Williams-Mercedes 7.