Il tennista bulgaro Grigor Dimitrov ha annunciato di essere risultato positivo al Covid-19 e immediatamente sono scoppiate le polemiche sull’Adria Tour. Il tennis professionistico è fermo dal 1° marzo e la ripresa dell’attività agonistica è fissata per il 10 agosto quando si disputerà il torneo di Washington. Nel frattempo, il numero uno al mondo Djokovic ha deciso di organizzare una competizione nei Balcani, l’Adria Tour, che fin da subito è stata oggetto di critiche. Non è piaciuta infatti la presenza del pubblico sugli spalti, il mancato rispetto del distanziamento sociale e soprattutto l’aggiunta di una serie di manifestazioni collaterali come sfide di basket o di calcio tra i tennisti e feste in discoteca. Ed ora la notizia della positività di Dimitrov ha fatto finire l’evento sportivo nell’occhio del ciclone, con l’immediata cancellazione della finale di Zara.
Grigor Dimitrov nelle scorse ore ha pubblicato un post su Instagram nel quale ha spiegato che è positivo al coronavirus. Il talentuoso tennista bulgaro ha invitato tutti coloro che sono stati a contatto con lui in questi giorni a sottoporsi al tampone e a seguire tutte le precauzioni del caso per tutelare la propria salute e quella degli altri. Dopo essersi detto dispiaciuto per l’accaduto, ha lanciato un appello alla prudenza, invitando i suoi fan alla cautela e a rispettare sempre tutte le norme di sicurezza emanate in questi mesi.
Intanto, le polemiche si sono abbattute soprattutto su una festa in discoteca che è stata organizzata nei giorni scorsi a Belgrado, e alla quale hanno preso parte diversi tennisti. Tra i presenti c’era anche Nole Djokovic, così come Thiem e Zverev, e ovviamente Dimitrov. Naturalmente tutt gli atleti che sono andati a Zara per partecipare al torneo benefico dovranno sottoporsi al tampone e a tutti i controlli del caso.
Non solo Grigor Dimitrov: anche Borna Coric è positivo al Covid-19
L’Ansa ha riportato che, oltre a Grigor Dimitrov, altre tre persone che hanno aderito all’Adria Tour sono risultate positive al coronavirus. Si tratta del tennista croato Borna Coric, di Marko Paniki, uno degli allenatori di Djokovic, e di Christian Groh, preparatore di Dimitrov. Il numero uno del tennis mondiale è rientrato in Serbia e ha comunicato che prossimamente deciderà se effettuare o meno il tampone. Intanto, diversi sportivi (tra i quali il croato Marin Cilic) e allenatori dovanno osservare un periodo di isolamento domiciliare.
Il primo ministro della Croazia, Andrej Plenkovic, sabato scorso ha presenziato a un match tenutosi a Zara, durante il quale ha incontrato Djokovic e anche Cilic e Goran Ivanisevic. Di conseguenza, anche lui verrà sottoposto a tampone per verificare se risulta contagiato o meno dal coronavirus. Il governo di Zagabria, per rassicurare l’opinione pubblica e provare a spegnere un po’ il fuoco delle polemiche, ha ricrdato che l’incontro è durato circa tre minuti e che durante il suo intervento il premier croato non ha avuto contatti fisici diretti o ravvicinati con altre persone.
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La stampa croata però incalza e ha pubblicato alcune immagini che mostrano proprio Grigor Dimitrov intento ad incontrare molte persone. Inoltre sono stati attaccati gli organizzatori del torneo voluto da Djokovic perché non avrebbero introdotto alcuna misura precauzionale per ridurre i rischi di contagio da Covid-19. Le autorità governative stanno cercando di stemperare un pochino le critiche perché si teme che queste notizie possano spaventare i cittadini di altri Paesi, andando così a danneggiare l’immagine della Croazia all’estero che rischierebbe di essere considerata come una realtà poco sicura, e ciò potrebbe avere delle ripercussioni negative sul turismo estivo.