Cinque anni sono tanti. Non solo nel mondo del calcio, ma forse soprattutto lì. Nel 2017, l’Austria ha debuttato sul grande palcoscenico del calcio femminile, agli Europei in Olanda, e ha portato il paese in una corsa inimmaginabile di successo. Gli sfavoriti hanno raggiunto le semifinali, creando clamore intorno alla squadra in casa e all’estero. L’attenzione e l’affetto del pubblico crebbero e improvvisamente nomi come Manuela Zinsberger, Viktoria Schnaderbeck e Sarah Puntigam stavano diventando famosi, comparendo in TV e negli spot pubblicitari. Prima di questi Euro 2022 femminile per l’Austria alcuni nomi sono cambiati, così come la percezione della squadra. “I segnali sono completamente diversi ora”, ha detto il difensore Carina Wenninger. “Le altre squadre sanno chi siamo adesso”.
Euro 2022 femminile Austria: Sempre in lotta
Se siamo onesti, il clamore dopo gli ultimi Euro non è durato molto. Il calcio femminile potrebbe ora avere un ruolo più importante all’interno della federazione calcistica, ma l’Austria continua a lottare per avvicinare le ragazze al calcio. Al momento solo il 7% dei giocatori attivi in Austria sono donne. Tuttavia la nazionale, ora sotto la guida di Irene Fuhrmann, subentrata a Dominik Thalhammer nel 2020, continua a fare progressi e di recente ha fatto diversi passi avanti. Fuhrmann ha un eccellente mix di giocatori esperti e giovani, che si stanno spingendo a vicenda per giocare uno stile di calcio rinfrescante e di successo. “La nostra grande risorsa è la nostra versatilità”, afferma. “Come squadra e come individui siamo preparati ad affrontare ogni sfida”. L’Austria è stata eccezionale nelle qualificazioni, pareggiando in casa contro la Francia e subendo solo tre gol durante l’intera stagione. Si sono qualificati come uno dei migliori secondi classificati del girone e Wenninger, che faceva parte della rosa del 2017, dice: “Abbiamo una squadra ancora migliore ora di allora”.
Euro 2022 femminile: guida ai gironi
L’allenatore
Nel luglio 2020, Irene Fuhrmann è diventata la prima donna a guidare la nazionale austriaca quando ha preso il posto di Thalhammer, che è diventata l’allenatore maschile del LASK. Ricorda le sue prime settimane in carica: “La maggior parte delle interviste di allora erano incentrate sul fatto che ero la prima donna come capo allenatore“. Le cose sono andate avanti da allora e l’attenzione è più concentrata sul calcio vero e proprio adesso. Come giocatore, Fuhrmann ha vinto 23 presenze con l’Austria e come allenatore è conosciuta come una persona che lavora sodo e una buona comunicatrice. Essendo stata assistente allenatore sotto Thalhammer, conosceva la maggior parte dei giocatori quando ha assunto il lavoro più importante. Si mantiene in forma facendo lunghe corse nei boschi.
Giocatrice di punta
Sara Zadrazil. Vergognosamente ignorato dalla Top 100 del Guardian (guardandoti, i giudici del Guardian), il nativo di Bad Ischl è un centrocampista chiave per i quarti di finale di Champions League del Bayern Monaco e della nazionale austriaca. È molto composta sulla palla e il suo eccellente processo decisionale si distingue in ogni momento. Fuori dal campo, la 29enne è ambasciatrice di WePlayStrong.com, una piattaforma multimediale digitale e una community dedicata al calcio femminile. Ha lanciato il suo primo campo di calcio femminile nel maggio 2022 ed è stata la prima calciatrice a firmare un accordo commerciale con la Red Bull.
Carta jolly
Barbara Dunst ha appena concluso una stagione eccezionale per la squadra tedesca dell’Eintracht Frankfurt, rappresentando una vera minaccia per le squadre avversarie con il suo ritmo, le sue capacità tecniche e le sue rifiniture precise. Ora 24enne, faceva parte della rosa del 2017 ma non ha giocato un solo minuto. Ora nel pieno della sua carriera, ha compiuto enormi passi avanti e può essere una decisiva quest’estate. La sua specialità è superare un giocatore (o pochi) prima di lanciare un razzo. La sua passione per il gioco sembra infinita. “Potrei giocare a calcio tutto il giorno. Lo adoro”, ha detto una volta.
Eroe di tutti i tempi
Nina Burger. Quando la leggendaria attaccante si è ritirata nel 2019 c’era un grande punto interrogativo sul calcio femminile austriaco: chi avrebbe segnato tutti i gol? La risposta alla fine è arrivata nella forma di Nicole Billa, ma quelle di Burger erano davvero grandi scarpe da riempire. Burger ha segnato 53 gol in 108 presenze con il suo paese ed è stata una figura chiave nella promozione del calcio femminile in Austria, essendo influente nella transizione di questo sport da sport amatoriale di nicchia a quello che è oggi. “È stata fondamentale per lo sviluppo del calcio femminile in Austria”, ha detto Thalhammer quando si è ritirata. Ora è a capo del dipartimento di calcio femminile della più antica squadra di calcio austriaca, la First Vienna FC.
Euro 2022 femminile Austria: storia
Gli ultimi Euro nel 2017 è stata la prima volta che l’Austria si è qualificata per il torneo. Si erano avvicinati sempre di più, finendo secondi nel girone di qualificazione e perdendo contro la Russia negli spareggi quattro anni prima. In Olanda le aspettative erano basse, ma hanno battuto Svizzera e Islanda nel loro girone e hanno persino pareggiato contro la Francia. L’Austria ha eliminato la Spagna nei quarti di finale (ai rigori) prima di perdere contro la Danimarca negli ultimi quattro (anche ai rigori). È stata, infatti, la svolta per il calcio femminile in Austria.
Obiettivo realistico questa estate
Uscire dal gruppo è l’obiettivo principale qui. Loro affronteranno prima l’Inghilterra – e potrebbero lottare contro i padroni di casa – quindi la seconda partita contro l’Irlanda del Nord è fondamentale prima che un potenziale vincitore prende tutto contro la Norvegia. Pronostico: quarti di finale.