Partita a senso unico al Bentegodi. I padroni di casa liquidano la pratica Lecce già nel primo tempo con le reti di Dawidowicz e Pessina. Gli ospiti cadono sotto i colpi dei veronesi e perdono anche diverse pedine per infortunio. Nel secondo tempo arriva il sigillo finale di Pazzini e i tre punti meritati. La salvezza è molto vicina.
Le formazioni
Padroni di casa in campo col 3-4-2-1. Davanti a Silvestri ci sono Rrahmani, Dawidowicz e Kumbulla. A centrocampo i centrali sono Veloso e Amrabat, Con Faraoni e Lazovic esterni. Sulla trequarti spazio a Verre e Pessina, quest’ultimo all’andata aveva condannato alla sconfitta i salentini. L’unico riferimento in attacco è l’esperto Di Carmine.
Ospiti che si schierano con un abbottonato 5-3-2. In porta c’è Gabriel, i tre centrali sono Lucioni, Rossettini e Dell’Orco. Reparto difensivo completato dai terzini Donati e Rispoli. Vista l’assenza pesante di Petriccione in cabina di regia ci sarà Tachtdisis, con Deiola e Mancosu al suo fianco. In attacco spazio a Babacar e Lapadula.
A dirigere l’incontro c’è Rosario Abisso della sezione di Palermo.
La partita
Primo tempo
L’Hellas prova a dettare i tempi di gioco immediatamente, ma la prima occasione della partita è del Lecce al 5′: Lapadula salta qualsiasi avversario, compreso il portiere, e calcia a botta sicura. Non è d’accordo Rrahmani, che salva i suoi con uno splendido intervento sulla linea. Tuttavia il gol sarebbe stato annullato per una evidente posizione irregolare dell’attaccante ex Pescara. Gli ospiti cercano di sorprendere la retroguardia con i lanci lunghi, la squadra di Liverani è anche molto compatta, col Verona che fa fatica a trovare dei varchi per far male. All’8′ Kumbulla e Lapadula restano entrambi a terra dopo un testa a testa. Entrano in campo i sanitari per accertamenti, ma entrambi i giocatori alla fine possono continuare fortunatamente a giocare. L’Hellas si rende pericoloso al 13′ con una bella azione iniziata da Ambrat, che verticalizza per Pessina. Il giocatore serve di tacco Verre che scarica un bel tiro dalla distanza che termina a lato non di molto. Due minuti dopo arriva il primo giallo della partita, Tachtsidis atterra Amrabat al limite dell’area e finisce sul taccuino dei cattivi. Sugli sviluppi del calcio di punizione il Lecce libera e prova a ripartire in contropiede, ma la palla viene riconquistata subito dai padroni di casa. Il Verona trova il vantaggio al 20′: angolo battuto col contagiri da Veloso, Dawidowicz stacca indisturbato di testa e batte sul secondo palo Gabriel. Per il difensore polacco si tratta del primo gol in questo campionato. Si tratta anche del tredicesimo marcatore del Verona quest’anno, solo l’Inter di Conte ne ha di più (14). I padroni di casa, sulle ali dell’entusiasmo, si rendono pericolosi al 22′, prima con Amrabat, il cui tiro viene respinto ottimamente da Gabriel, e successivamente con Di Carmine, che manca il tap-in facile facile per merito sempre dell’estremo difensore salentino. Due minuti dopo, sugli sviluppi dell’ennesimo calcio piazzato per i padroni di casa,Kumbulla, da pochi passi, non trova la deviazione decisiva, mandando la palla alta di poco.
Il Lecce è in grave difficoltà, l’Hellas è tutto in avanti. A complicare le cose pregi ospiti è anche l’infortunio di Gabriel al 27′, che deve lasciare il campo per Vigorito.
Faraoni al 30′, atterra in malo modo Lapadula e finisce anche lui ammonito. L’Hellas legittima il dominio territoriale col gol del raddoppio al 34′. Contropiede letale dei padroni di casa, Lazovic lavora e sfonda sulla sinistra e mette al centro, Rossettini e Dell’Orco si dimenticano completamente di Pessina, che ringrazia e deposta in rete il pallone del 2-0. Tutto davvero troppo facile per l’Hellas, completamente inadeguata la difesa del Lecce, che continua a subire gol. Gli ospiti rischiano ancora al 37′, Lazovic, autore di una partita meravigliosa fin qui, scodella l’ennesimo cross per Di Carmine, che però manca l’appuntamento con il gol mandano a lato. Liverani prova a rimescolare le carte e decide di levare uno dei tre centrali di difesa: al 42′ Lucioni lascia il campo per fare spazio a Majer, in questo modo gli ospiti tornano al classico 4-3-1-2. Nei tre minuti di recupero concessi il Lecce prova a tornare in partita proprio col neo entrato, che dalla distanza prende in pieno la traversa. Si tratta dell’ultima emozione di un primo tempo dominato tatticamente dai padroni di casa, che confermano quanto di buono visto in questo campionato, mentre il Lecce mette ancora una volta in mostra tutte le difficoltà difensive palesate in tutto il torneo.
Secondo tempo
La seconda frazione di gara si apre con un cambio al 48′: Valerio Verre lascia il campo per Fabio Borini. Poco dopo Pessina calcia a botta sicuro all’interno dell’area di rigore, Vigorito con un grande riflesso tiene a galla i salentini. Il Lecce prova a scuotersi al 51′, bell’azione da parte degli ospiti, con Babacar che serve l’inserimento di Rispoli, ma il terzino da pochi passi e praticamente uno contro uno, manda alto, sciupando così una ghiotta occasione. Dell’Orco, nel tentativo derubare palla a Amrabat, entra in ritardo e atterra il centrocampista di casa. Anche per il terzino ospite arriva il giallo.
L’Hellas non concede nulla al Lecce, Liverani in panchina è sconsolato. La partita si sposta lentamente a centrocampo, al 65′ Amrabat rifila un pesto a Majer e si guadagna un cartellino giallo. Pochi minuti dopo il Lecce resta anche in 10, Dell’Orco, già ammonito, atterra Pessina, per l’arbitro non ci sono dubbi, è giallo ed espulsione. Liverani, per non restare in inferiorità numerica in difesa, opta per la sostituzione di un impalpabile Babacar, al suo posto entra Meccariello. Prestazione davvero negativa per l’attaccante senegalese, mai in partita. Nelle file dell’Hellas Juric decide di mandare in campo Giampaolo Pazzini al posto di Di Carmine. I ritmi calano, la gara è sotto il controllo del Verona, il Lecce prova ad affacciarsi in fase offensiva, ma senza successo. All’84’ Vigorito stende in area Amrabat, per Abisso non ci sono dubbi: è calcio di rigore.Dal dischetto si presenta Pazzini, che sprizza Vigorito e di fatto chiude la pratica. Subito dopo la realizzazione del rigore, Juric fa uscire Amrabat, sommerso dagli applausi del Bentegodi, per fare spazio a Badu.
La partita non ha più molto da dire, si attende solo il fischio finale. Vengono segnalati due minuti di recupero. Il gioco resta fermo per un minuto a causa di un infortunio di Tachtsidis, che esce in barella. Ennesima brutta notizia per Liverani, che oltre a Gabriel, Lucioni (per il quale si credeva ad un cambio tattico ed invece uscito per un guaio fisico) e Petriccione (perso nel pre-partita) si aggiunge anche il greco.
Infine, l’arbitro fischia per tre volte e decreta la fine delle ostilità. L’Hellas vince meritatamente e compie un altro passo importante verso la salvezza. Il Lecce non è mai stato in partita e deve rimproverarsi molto, a partire da una cattiva gestione della palla e dei momenti chiave della gara per arrivare ad una sterilità offensiva preoccupante ed una fase difensiva non a livello della Serie A. I Salentini continuano a confermarsi come la peggiore difesa della Serie A.
Tabellino
VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Kumbulla, Dawidowicz; Faraoni, Amrabat (88′ Badu), Miguel Veloso, Lazovic; Pessina, Verre (49′ Borini); Di Carmine (73′ Pazzini). All. Juric
LECCE (5-3-2): Gabriel (28′ Vigorito); Rispoli, Rossettini, Lucioni (43′ Majer), Dell’Orco, Donati; Deiola, Tachtsidis, Mancosu; Babacar (69′ Meccariello), Lapadula. All. Liverani
Marcatori: 19′ Dawidowicz, 34′ Pessina, 87′ rig. Pazzini
Ammoniti: Tachtsidis (L), Faraoni (V), Amrabat (V)
Espulsi: Dell’Orco al 67′ per doppia ammonizione