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Honda e KTM su Quartararo: una bomba che infiamma la MotoGP

Non si ferma mai il mercato piloti. Ad accendere la miccia c’ha pensato il manager di Fabio Quartararo, Eric Mahè, dichiarando in una recente intervista che due team stanno sondando il mercato valutando la fattibilità dell’operazione. Guai in vista per Yamaha?

Quartararo già accende il mercato 2023: Honda e KTM su di lui

Una vera e propria bomba quella innescata da Eric Mahè, il manager del Diablo Quartararo. Il francese vicinissimo alla conquista del suo primo titolo in MotoGP sarebbe stato contattato da due squadre e mezzo. Cosa possa significare il mezzo finale è difficile da comprendere, molto più semplice fare i conti con le altre due. Iniziamo con ordine: Fabio va in scadenza al termine della prossima stagione con Yamaha. Per il momento dunque sarebbe libero nel 2023. Sicuramente la dichiarazione di Mahè è orientata a mettere un po’ di sale sulla coda della casa di Iwata. I motivi? Due e molto semplici. Il primo, banale, riguarda un plausibile aumento economico che il duo chiederà a Yamaha, a maggior ragione se poi questa stagione terminasse con il titolo iridato. La seconda, più tecnica, riguarda la moto. Il motore proprio non va e la prima uscita del prototipo 2022 ha fatto storcere il naso a Fabio. Mentre gli avversari migliorano sotto questi aspetti allo sfrenato inseguimento della velocità di punta di Ducati, Yamaha sembra non fare passi avanti. Certo, che il mezzo nel misto sia eccezionale lo confermano i numeri di questa stagione, ma con una Ducati prossima a schierare 8 piloti in griglia bisogna fare un bel salto di qualità. Ma quelli sarebbero questi team interessanti alle prestazioni di Quartararo? Honda e KTM, ed ecco il perché.


Misano ricorderà Gresini e Simoncelli


Dream team con Marquez o contrattone con RedBull?

Per ricostruire il puzzle Quartararo-mercato andiamo per esclusione. Iniziamo dalla Ducati che difficilmente avrà nel 2023 la possibilità di spostare troppe pedine. Bagnaia e Miller dovrebbero restare, o almeno alle condizioni attuali resterebbero. Unico outsider parrebbe essere ad oggi Jorge Martin il rookie maravilla della stagione 2021 sotto contratto con Pramac. Aprilia ha appena firmato e annunciato Maverick Vinales, di certo non un signor nessuno, mentre al suo fianco Aleix Espargaro rimarrà come alfiere e portacolori di Noale dopo lo strepitoso lavoro di questi anni. Suzuki ha confermato e sostenuto la coppia Mir-Rins, ben assortita e capace di portare a casa il mondiale 2020. Anzi sono i due forse a voler chiedere qualcosa in più alla casa madre dopo il prototipo non impeccabile del 2021. Per esclusione eccoci allora a Honda e KTM. I giapponesi sicuramente vogliono riproporre un dream team già visto in passato con lo stesso Marquez e Stoner. Ancor dipiù dopo non essere riusciti mai a raggiungere il tanto desiderato Jorge Lorenzo negli ultimi anni. Ci sarebbe Pol Espargaro, è vero, ma questa prima stagione del pilota spagnolo ha lasciato a desiderare. Ultima chiamata per lui la prima metà del 2022. KTM invece potrebbe rinunciare per una volta alla sua filosofia che la porta a far emergere i giovani piloti lasciandoli partire quando sono in rampa di lancio. Assicurarsi un campione del mondo sarebbe una mossa in questo senso, questo con la possibilità in futuro di affiancare Quartararo ad Acosta che se dovesse mantenere le promesse attuali si rivelerà il goat della prossima era MotoGP. Alle spalle di KTM poi ci sarebbe un main sponsor abbastanza facoltoso di nome RedBull. Avere due campioni del mondo nei due sport motoristici per eccellenza tra le propria fila potrebbe bastare per un contratto faraonico?