Esuberi. Non solo calcistici. Da 10 mesi a Trigoria, in silenzio lavorano nell’ombra senza lasciare alcuna traccia. Lasciano che la gente parli e che l’ambiente mormori e vanno dritti per la loro strada senza sussurrare niente a nessuno. Poche chiacchere, solo fatti. Anche per questo sono molto apprezzati dagli addetti ai lavori. L’amore e l’attaccamento ai colori, il rispetto della tradizione, tutti elementi imprescindibili di un meticoloso e silenzioso lavoro, con un occhio vigile che osserva in una direzione: la tifoseria. Una inversione di marcia anche nel modo di comunicare, il silenzio che accompagna i fatti, canali alternativi. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, i Friedkin potrebbero chiudere, oltre la radio, anche la tv della Roma.
I Friedkin: un silenzio che vale oro
Al “quartier generale” di Trigoria in un anno è stata fatta una “pulizia” generale. Focalizzata l’attenzione sul tifo hanno vissuto l’ambiente a 360°. Non è una novità che la dirigenza americana vuole controllare ogni minimo particolare, soprattutto tagliando i costi degli aspetti considerati non necessari. Una strategia comunicativa che nelle intenzioni assume un diretto controllo sui contenuti, lasciando ai margini tutto ciò che non è gestibile, ma soprattutto costoso. Un dibattito calcistico h24 in effetti non è necessario. Salvo ad infuocare animi già colmi di passione. Una strategia comunicativa che tende a spegnere il “fuoco”, non lasciando spazio ai malintesi, “toccasana miracolosa” per un tifo deluso e tradito.
Via Radio e Tv, spazio ai social
La politica del taglio dei costi in azienda, considera esuberi i canali ufficiali della Roma: oltre la Radio, anche la Tv. Voci insistenti considerano imminenti le chiusure del canale radiofonico e televisivo, che in sostanza potrebbero chiudere i battenti. Da subito, oltre al taglio delle spese, un unico obbiettivo: potenziare l’interazione sul web. Un controllo diretto che non ammette malintesi, una comunicazione diretta che pone nella giusta posizione il suo pubblico, mostrando gratitudine e rispetto. Focalizzare l’attenzione, le energie e gli investimenti maggiormente sui social, considerati il vero viatico per il successo comunicativo di un’azienda, che in questo caso si chiama AS Roma.