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HomeAltri SportIn ricordo Edoardo Mangiarotti, avrebbe compiuto 101 anni

In ricordo Edoardo Mangiarotti, avrebbe compiuto 101 anni

Edoardo Mangiarotti il figlio d’arte

Edoardo Mangiarotti nasce a Renate il 7 aprile del 1919. Il piccolo Edoardo nasce con la scherma già nel sangue, infatti il padre Giuseppe Mangiarotti aveva rappresentato l’Italia alle olimpiadi del 1908. Oltre tutto il padre aveva importato dalla scherma francese varie tecniche. Edoardo quindi viene addestrato assieme ai fratelli, Mario e dario nell’arte della scherma.

La famiglia di Edoardo Mangiarotti
La famiglia di Edoardo Mangiarotti

Inizia nel 1933 quando a soli 14 anni gli assoluti di spada a Tripoli. Edoardo partecipa poi a cinque edizioni dei Giochi olimpici fra il 1936 e il 1960, collezionando complessivamente 6 medaglie d’oro, 5 d’argento e 2 di bronzo. Questo è un record che è stato battuto solo decenni dopo. In breve tempo è riuscito a superare Paavo Nurmi che ne aveva conquistate 12. A tutt’oggi Edoardo Mangiarotti è l’atleta più medagliato della storia dell’Italia ai Giochi olimpici. Nelle partecipazioni del campionati del mondo sono 26 le medaglie conquistate, delle quali la metà d’oro. Anche nella speciale classifica degli schermidori pluri-medagliati ai mondiali risulta l’italiano più vincente di sempre. Infine è l’unico atleta italiano della storia ad essere stato scelto come alfiere a rappresentare il suo paese per 2 volte di fila. Edoardo Mangiarotti nel 2002 ha ricevuto la più alta onorificenza sportiva mondiale: l’ordine olimpico.

Il dopo scherma

Si è ritirato dalla scena agonistica dopo le Olimpiadi del 1960 come uno dei più grandi schermidori di spada di tutti i tempi. Mentre, nel fioretto, il migliore assieme al francese Christian d’Oriola, schermidore che nella sua carriera non è mai riuscito a sconfiggere. Ha collaborato in qualità di inviato-giornalista per la Gazzetta dello Sport dal 1949 al 1972 occupandosi della rubrica sulla scherma grazie alle sue doti. Negli anni fra il 1950 e il 1960 ha fatto parte del comitato di gestione della Federazione Italiana Scherma nominato dal CONI insieme a Gastone Darè e Renzo Nostini. Nel 1981 è stato insignito dal Comitato Olimpico Internazionale dell’ordine olimpico di bronzo per l’anno 1977 e nel 1998 gli è stata conferita la massima onorificenza italiana dall’allora Presidente della repubblica Oscar Luigi Scalfaro che lo ha nominato Cavaliere di Gran Croce. La leggenda muore all’età di 93 nella sua casa a Milano.