Seconda vittoria di fila per la Lazio al Bentegodi e, soprattutto, la serata magica di Ciro Immobile. Tripletta per l’attaccante biancoceleste, 34 gol personali in questa Serie A (superato Angelillo tra gli italiani più prolifici) e aggancio riuscito a Robert Lewandowski in vetta alla classifica della Scarpa d’Oro.
Solo buone notizie per Simone Inzaghi, vittorioso 5-1 in rimonta sul Verona dopo il rigore iniziale di Amrabat: altri due penalty trasformati da Immobile (intervallati dallo splendido gol del provvisorio 4-1), marcatore come Milinkovic-Savic e Correa per un successo importante che vale la terza posizione a quota 75 punti insieme all’Atalanta (avanti negli scontri diretti).
E considerando un 4° posto che varrebbe la Champions League eccezion fatta per il caso limite delle italiane (Napoli e Roma) vincenti in Champions ed Europa League, questa Lazio e il suo bomber devono ancora correre.
Le formazioni:
VERONA (3-4-2-1): Radunovic; Rrahmani, Gunter, Veloso (87′ Lucas Felipe); Faraoni (79′ Dimarco), Amrabat, Pessina, Lazovic; Eysseric (87′ Stepinski), Zaccagni (68′ Salcedo); Borini (68′ Di Carmine). All. Juric
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric (65′ Vavro), Luiz Felipe, Acerbi; Marusic (88′ A. Anderson), Milinkovic-Savic (88′ Armini), Parolo, Luis Alberto, D. Anderson (65′ Lukaku); Correa (68′ Caicedo), Immobile. All. Inzaghi
Ammoniti: Rrahmani (V), Marusic (L), Strakosha (L)
Primo tempo
Equilibrio in avvio con i primi tentativi di Milinkovic-Savic e Zaccagni, decisamente più pericoloso Immobile al 14’ che spaventa Radunovic. Poca fortuna per Faraoni in proiezione offensiva, lui come Veloso che costringe Strakosha all’intervento.
Dall’altra parte si rivede Milinkovic-Savic che calcia alto di poco, ma l’ingenuità è tutta di Luiz Felipe al minuto 36 che si fa soffiare il pallone da Zaccagni e lo sgambetta in area. Non sbaglia Amrabat dal dischetto, rigore che premia anche il solito Immobile ai titoli di coda del primo tempo: scomposto l’intervento di Lazovic, Ciro non sbaglia e raggiunge quota 32 gol in questo campionato.
Secondo tempo
Dopo l’intervallo è Acerbi a sfiorare il vantaggio, compagno di Luiz Felipe che viceversa rischia l’autogol ma lo salva il palo. Sul cambio di fronte Eysseric concede un calcio piazzato da ottima posizione per Milinkovic-Savic, destro deviato da Pessina che supera Radunovic.
Rimonta completata e 7 minuti più tardi ecco il tris di Correa, favorito da un’altra deviazione stavolta di Gunter. Hellas pericolosa con il neoentrato Salcedo (gran riflesso di Strakosha), ma non è ancora finito lo show di Immobile: splendido il 4-1 con un destro a giro, poi arriva il tris personale con il rigore trasformato al 94’. Festa per la Lazio e soprattutto per Ciro, capocannoniere della Serie A con 34 gol tra record e la Scarpa d’Oro sempre più vicina.