L’atletica italiana vola e continua a dare spettacolo, con prestazioni a suon di record che fanno davvero ben sperare per il futuro del nostro movimento. In questi giorni, a coronare un 2020 davvero molto felice per i nostri colori sono arrivati due super record, con Crippa e Stecchi che fanno registrare prestazioni strepitose che verranno ricordate per sempre.
I RECORD:
Yeman Crippa, al meeting di atletica di Ostrava, correva a suon di record italiano i 5000 metri, in 13’02”26, andando a migliorare di 3”33 il primato che apparteneva a Totò Antibo da ormai più di trent’anni.
Quasi in contemporanea Claudio Stecchi, a Chiari, con la sua asta, si è arrampicato in cielo fino a raggiungere l’olimpo dell’atletica italiana. L’azzurro è arrivato fino a 5.82 metri, migliorando di due centimetri il suo personale assoluto e stabilendo la seconda prestazione nazionale di sempre dopo il 5.90 centrato da Giuseppe Gibilisco, oggi suo allenatore, quando era salito letteralmente sul tetto del Mondo vincendo i campionati mondiali di Parigi nel 2003.
L’IMPRESA DI STECCHI:
Cluadio Stecchi a 28 anni sta scrivendo davvero pagine di storia indimenticabili per l’atletica italiana. Il finanziere toscano, in Francia a Clermont-Ferrand, a casa del grande Renaud Lavillenie, idolo assoluto del salto con l’asta, il 24 febbraio 2019, era arrivato a 5.80 metri.
Successivamente il 28 settembre, ai Mondiali di Doha in Qatar, a 5.75 metri, raggiungendo l’ottavo posto. Il suo 2020 però, complici alcuni problemi a un ginocchio non era sin qui stato all’altezza delle aspettative, per quanto dimostrato nella stagione precedente.
Un 5.73 indoor, un 5.60 outdoor erano stati i risultati ottenuti dall’azzurro fino all’edizione numero 33 della gara internazionale a inviti in piazza di Chiari, nel bresciano.
Stecchi è entrato in gara a 5.50 metri, misura che è costata cara anche all’ultimo dei sopravvissuti, Alessandro Sinno, in precedenza a 5.35. Stecchi è in giornata positiva e si vede da come scavalca l’asticella alla prima prova, così come fa successivamente con uno splendido 5.70.
L’azzurro si poteva accontentare, ma la forma fisica finalmente ritrovata e la tranquillità data dal primo posto ormai al sicuro lo fa pensare in grande. Claudio chiede di provare la misura di 5.82 metri. Dopo due errori, al terzo tentativo il salto riesce, tra il boato della piazza per l’impresa appena compiuta dall’atleta.
L’atletica italiana vola di nuovo dunque, e speriamo che le tante giovani promesse continuino a far crescere il nostro movimento perché sono troppi anni ormai che la nostra bandiera non è tra le prime potenze al Mondo in questo magnifico sport.