La mia rivoluzione è una autobiografia di un uomo come Johan Cruyff il quale è sempre stato concentrato sul presente e con lo sguardo rivolto a futuro. Il passato per lui era solo una risorsa, verso il miglioramento. Lo scrivere riguardo alla sua vita, non è un momento per autocelebrarsi o tantomeno per ricordare. Vuole essere uno stimolo per gli altri, l’ennesima condivisione di una persona che non si è mai risparmiata, che ha sempre detto la sua, che ha sempre creduto in una visione del mondo e del calcio.
Infatti non c’è molto spazio per le emozioni, per aneddoti, per racconti più personali. Tra le righe di questo libro c’è sempre spazio per il campo da calcio, per la sua fondazione benefica, per le persone che hanno fatto parte del suo percorso di vita e gli hanno permesso di arrivare ad essere una leggenda.
Direttamente o indirettamente tutto gira intorno all’Ajax, i suoi pensieri, le sue preoccupazione. La squadra più importante di Amsterdam dovrebbe rappresenta per lui l’ideal tipo del calcio.
Proprio per questo in tanti momenti si legge la frustrazione di Cruyff per un Ajax che si discosta a livello di gioco, di pensiero e organizzazione, da quel calcio totale da quel modo di vedere uno sport di gruppo, che aveva rotto gli schemi del calcio, che aveva introdotto la modernità calcistica.
Cruyff e il Barcellona…
Il suo contributo al mondo del calcio rimane ancora oggi, quello che il Barcellona, al di là di Messi, riesce a portare sul campo ogni domenica. Un’idea, prima della fisicità. La tecnica, prima della forza. Una disciplina tattica che non ingabbia il talento, che parte dalle giovanili e arriva alla prima squadra.
Il passaggio di Johan Cruyff al Barcellona come calciatore prima, allenatore e dirigente poi, è stata come la scoperta della relatività da parte di Einstein per la fisica. Una rivoluzione che continua a rinnovarsi, che continua a rivelarsi.
La mia rivoluzione, perchè leggere l’autobiografia di Johan Cruyff?
Non è un libro per tutti. C’è bisogno di un po’ di conoscenza calcistica di base. Non scorre e non si lascia raccontare, per esempio, come la biografia di Francesco Totti.
Infatti gli appassionati di calcio, del Guardiolismo, del Barcellona, del bel gioco troveranno molto per capire quegli assi cartesiani che distinguono il calcio totale e il tiki taka, dal resto delle scuole di pensiero calcistico.
In quanto, capiranno l’uomo Johan Cruyff come maniacale perfezionista, concentrato sul progresso calcistico e sociale. Sulla costruzione, sull’impegno, mai sulla distruzione. Un atteggiamento quello di Cruyff vissuto come un principio di vita, dentro e fuori dal campo.
Per avere una introduzione ed approfondimento della carriera, delle vittorie di Johan Cruyff potete leggere l’articolo del nostro Kevin Schettino Johan Cruijff: quattro anni dalla scomparsa del profeta del gol.
Il libro La mia rivoluzione è edito da Bompiani e composto da 240 pagine ed è disponibile sia in versione digitale che tascabile.