LONDRA – Il greco batte Federer in un match tiratissimo, nel quale è costretto ad annullare una gran mole di palle break | Dominic ha la meglio su un nervoso Zverev | La finale questa sera alle 19
Londra – Nitto ATP Finals – cemento indoor
Al gran ballo in quel di Londra, alla fine dei conti a risultare i migliori danzatori sono coloro che hanno quasi meno esperienza di tutti. Nonostante l’apprendistato ancora in corso, Stefanos Tsitsipas e Dominic Thiem di forza si sono presi la finale alle ATP Finals.
Per entrambi sarà la prima volta all’ultimo appuntamento del Masters conclusivo della stagione, addirittura per il greco questa era l’edizione dell’esordio.
Nulla da dire, finale strameritata e giusto premio per un cammino che li ha visti mettere all’angolo anche i Fab3.
L’ultimo a cadere in ordine cronologico tra i tre mostri sacri del tennis è stato Roger Federer, calato a picco sotto i colpi di un ragazzo ormai pronto per i grandi palcoscenici.
Alla O2 Arena di Londra i 17 anni di differenza tra i due non si sono minimamente visti: Tsitsipas gioca con una disinvoltura da veterano, riuscendo a stare saldamente attaccato alla partita anche dal punto di vista mentale.
Non vedevamo un ragazzo così prematuramente ‘pronto‘ dai tempi di Djokovic e Nadal, che già da teenager annichilivano gli avversari.
Sicuramente l’ellenico non ha ripetuto la grande prestazione contro Nadal nel Gruppo Agassi – seppur sconfitto – e forse ha risentito anche le scorie di quell’incontro.
Nonostante il rovescio in diagonale sia sempre splendido, Stefanos ha sofferto un pò al servizio. Per sua fortuna a Londra è andata di scena una delle peggio versioni di Roger Federer, anche lui incredibilmente in crisi sulla prima di servizio.
Onestamente il 6-3, 6-4 finale pare anche un pò bugiardo: la partita è stata bellissima, con un gran spettacolo al seguito dovuto all’efficacia dei due ottimi rovesci.
Con tutta probabilità l’ago della bilancia di questa contesa è stato proprio il fenomeno svizzero: nonostante il grande livello di giocate in risposta presentato a Londra – sembra quasi abbia fatto una full immersion nell’ultima settimana – le undici palle break non convertite gridano ancora vendetta.
Infatti sono state veramente troppe le occasione gettate al vento da parte del n.3 al mondo, anche se dall’altro lato della rete c’era un super giocatore.
Non vogliamo trovare una scusante per Federer, ma le undici occasioni break sventate da Tstisipas sono state frutto di un piano tattico ben definito.
Il greco in ogni momento della partita sa cosa fare, in più quando ce n’è bisogno il servizio corre subito in suo aiuto.
I grossi problemi in battuta patiti da entrambi sono causati soprattutto dalla bassa percentuale di prime in campo. Molto più bassa quella del n.6 al mondo, anche se il primo set è suo per 6-3.
Nell’economia del parziale è stato decisivo il nono gioco, caratterizzato da ben 22 punti. Un game emozionante ed imperfetto allo stesso tempo, che ha visto andar in scena una continua altalena di break/set point.
Federer paga dazio delle sei palle break non convertite, con Tsitsipas che grazie al servizio vincente porta a casa il primo round.
60% di prime, con 0 ace e 0 palle break al seguito: numeri ‘umani’ e quindi non da Roger Federer.
Il copione non cambia neanche all’alba del secondo parziale, anzi: lo svizzero comincia un pò a scricchiolare anche dal punto di vista fisico. Ora come non mai i 17 anni di differenza sulla carta d’identità si vedono tutti.
Tragico è il terzo gioco, nel quale il 19 volte campione Slam cede il servizio a 0, senza quasi opporre la minima resistenza.
Nel game successivo si ripropone la solita manfrina: due risposte sbagliate da Roger e un attacco vincente consentono a Tsitsipas di cancellare altre tre palle break consecutive. Sembra quasi una maledizione per il tennista di Basilea, che però poi ha un moto d’orgoglio e ricorda perché è un’icona di questo sport.
Una smorzata fantascientifica gli procura una quarta occasione, questa volta capitalizzata nel sospirato break.
Tuttavia il trend negativo di ‘The King’ al servizio continua: percentuale di prime che resta al di sotto del 50%, con Tstitsipas che si limita ad attaccare la seconda e a salire nuovamente avanti di un break.
Ora le 38 primavere salgono prepotentemente sul groppone di Roger, che resta in gioco anche grazie all’apporto del pubblico di Londra.
Urge accorciare gli scambi: viene più spesso a rete con addirittura il serve&volley sulla prima. Molto bravo però il greco a trovare subito le contromisure e a restare avanti nel punteggio.
Stefanos è ora più che mai vicino a chiudere la pratica, ma qui sale la naturale emozione per un ragazzo di 21 anni.
Infatti concede altri due break point al suo avversario, ma è bravo poi ad uscirne con il servizio vincente.
Il sigillo finale a questa sfida arriva con il sesto ace vincente, che regalano la finale al greco al primo tentativo. Per come sta giocando qui sul veloce indoor di Londra, crediamo che Tstitsipas possa essere uno dei protagonisti del 2020.
Un gioco splendido abbinato ad una grande forza mentale, forse l’ellenico è il giocatore NextGen che più si avvicina al recordman di Slam. E siamo sicuri, che negli anni avvenire erediterà un cospicuo numeri di supporters dai Fab3 – sempre se decidano di ritirarsi –
Per quanto riguarda Roger invece, apre e chiude il 2019 con una sconfitta contro Tstisipas. Infatti la prima partita dell’anno lo video sconfitto a Melbourne proprio contro il 21enne greco: in quell’occasione forse Federer fece anche peggio con 0/12 nel computo delle palle break.
Prima volta anche per Thiem –
Un’edizione 2019 delle ATP Finals spettacolare e ricca di sorprese, certificata anche dall’inedita finale. Detto già dell’exploit di Tstisipas, quest’oggi l’altro contendente per il trofeo sarà Dominic Thiem.
Il n.5 al mondo disputerà la sua prima finale alle Finals, diventando così il primo austriaco nella storia del tennis a raggiungere questo riconoscimento, traguardo neanche tagliato dal leggendario Thomas Muster.
Il tennista di Wiener-Neustadt sarà alla finale numero 25 in carriera, di cui ben 17 vinte. Un grosso campanello d’allarme quindi per Tstisipas, considerando anche che Thiem ha perso solo una finale su sette nel 2019, quella proibitiva al Roland Garros contro Nadal.
La più lieta nota forse è data dalla grande continuità di prestazioni che Dominic sta mostrando sul veloce indoor, superficie da sempre indigesta e poco congeniale al suo gioco.
Nella semifinale contro Zverev, ‘The Domintator’ non ha di certo ripetuto le prestazioni fatte contro Federer e Djokovic, ma è stato bravo a mantenere i nervi saldi per tutta la durata dell’incontro.
Cosa che sicuramente non ha fatto il suo avversario tedesco, troppo nervoso sin dall’inizio. Forse Sascha è ancora un pò acerbo sotto questo punto di vista.
In realtà il match nel primo parziale è stato molto equilibrato, deciso solo da un game orribile di Zverev. Fino a quel momento il tennista di chiare origini russe aveva servito in maniera monstre, ma poi qualcosa si è spento.
Un gioco disastroso e un doppio fallo sul set point portano in vantaggio Thiem. L’austriaco cerca di allungare il più possibile lo scambio – nel quale è superiore – aspettando che Zverev ceda un pò al servizio.
L’occasione arriva subito all’alba del secondo set, nel quale Thiem con un gran rovescio va a prendersi il break.
Premettiamo che il tedesco non abbia giocato affatto male, ma avrebbe bisogno di un mental coach al suo fianco: gioca grandi punti per poi sbagliare quelli successivi in maniera pessima.
Da ciò deriva anche il suo grande nervosismo, che non gli permette quindi di restare aggrappato alla partita.
Un Thiem non perfetto chiude poi la disputa anche grazie ad un’ottima efficacia sotto rete – 9 punti su 13 al net – raggiungendo la sua prima finale alle Finals.
Chissà che il finalista del Roland Garros non voglia ripercorrere le orme di Grigor Dimitrov, che qui a Londra nel 2017 fece centro alla sua prima finale.
Il grande spettacolo alla O2 Arena di Londra andrà in scena questa sera alle ore 19 italiane. Una curiosità su quest’ultimo atto è data dal fatto che ad affrontarsi saranno due ‘monomani‘, ossia due giocatori che giocano il rovescio ad una mano.
Per ritrovare una finale del Masters in cui ad affrontarsi furono due giocatori con queste caratteristiche, dobbiamo tornare al 2006: in quell’occasione sfida Federer-Blake.
4-2 in favore dell’austriaco i precedenti, segno eloquente di chi sia il favorito, ma l’ultima parola spetta sempre al campo.
Risultati semifinali –
[6] S. Tsitsipas b. [3] R. Federer 6-3, 6-4
[5] D. Thiem b. [7] A. Zverev 7-5, 6-3
Nitto ATP Finals Londra – tabellone completo