Berrettini vince una partita al cardiopalma contro Monfils nonostante i 4 match point sciupati | Domani super sfida contro Nadal in semifinale
US Open, New York –
Una serata pazzesca, indimenticabile, che torna ad issare il tricolore nei piani alti del tennis dopo tempo immemore: Matteo Berrettini, 42 anni dopo Corrado Barazzutti – visibilmente commosso in tribuna – conquista la semifinale dello US Open.
(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});Matteo diventa il secondo italiano a raggiungere la semifinale qui a New York e il quarto di sempre in uno Slam nell’Era Open dopo Panatta, Barazzutti e Cecchinato.
Berrettini è anche il nono azzurro all time a fregiarsi di questo riconoscimento, il tutto – è sempre bene ricordarlo – a soli 23 anni. Predestinato.
Il match dei quarti di finale contro Gael Monfils entra di diritto negli annali del major a stelle e strisce per una serie di fattori, il che hanno reso questa partita la più spettacolare fin qui di questa edizione 2019.
Alla vigilia il francese era considerato un osso assai duro e ciò è stato confermato nelle quasi 4 ore di disputa.
La posta in palio però era troppo ghiotta per Matteo Berrettini, partito in modalità diesel ma ben presto tornato a muoversi a suo agio sul veloce cemento americano.
L’inizio del tennista azzurro infatti è stato molto in sordina: la seconda era poco incisiva, lo slice di rovescio funzionato alla grande contro Rublev troppo impreciso.
D’altro canto il suo avversario, posizionato a 5 metri dalla riga di fondo campo, quasi sulle tribune stracolme dell’Arthur Ashe Stadium, ribatteva in maniera cinica qualsiasi palla arrivasse.
Le operazioni le conduceva il tennista di casa nostra, ma la difesa estenuante del n.13 del seeding fruttava più risultati: il break al sesto gioco è decisivo e Monfils vince abbastanza agevolmente il parziale per 6-3.
L’inizio opaco di Matteo è dovuto molto all’emozione della grande occasione – quella balorda che l’ha tradito a Wimbledon – in più vedersi ribattere in scioltezza ogni tipo di bordata non fa bene ai nervi.
La contrattura psico-fisica del romano continua anche nel secondo set: subito break del transalpino.
Apparentemente sembra la scheggia che metta fine anche a questo parziale, poiché nel primo Monfils è stato indomabile al servizio.
Questo scossone però rappresenta la miccia che accende definitivamente Matteo Berrettini: reazione e contro-break.
L’italiano infatti esce più facilmente dai lunghi scambi per azionare il suo diritto e in molte occasioni è aiutato anche dal non esaltante rovescio.
Sul 2-2 c’è una breve interruzione per permettere al tetto di salvare la superficie di gioco dalla furia climatica di New York, e questa interruzione pare destabilizzare nuovamente Monfils.
Il francese ammirato nel primo set – e vinto con estremo merito – ormai è un lontano ricordo. Infatti colleziona gratuiti e doppi falli e cede nuovamente il servizio. Matteo in silenzio approfitta della sbavature altrui, e dopo aver finalmente ritrovato la prima di servizio, rimette il match in parità per 6-3.
Il trend positivo per il n.25 al mondo continua anche nel terzo parziale. Gael continua a perdere le sue certezze e un nuovo break è servito. Sul 4-2 c’è una nuova interruzione per accendere le luci e chiudere del tutto il tetto.
La pausa non distrae affatto il nativo di Roma Nord, che continua a maltrattare in modo burbero la povera pallina. Monfils vede un bazooka azionato in sua direzione e ne cade sotto i suoi colpi. 6-2 per Matteo Berrettini che ora è in vantaggio con merito.
L’incertezza assoluta di questo incontro si materializza nuovamente nel quarto set. Le percentuali scarse di Monfils fatte registrare nei parziali precedenti scompaiono misteriosamente. Il francese torna a difendersi con ordine e a spingere con il dritto. L’equilibrio regge ma poi il transalpino piazza 7 punti a 1.
Sul servizio di Matteo Berrettini guadagna due palle break. Sulla prima scaraventa un dritto tre metri out, sulla seconda è bravo l’azzurro con lo sventaglio ad uscire.
Ma Monfils è un campione e con caparbietà si procura una nuova occasione. Anche in questa circostanza però bravo Berrettini con un diagonale spaventoso, che atterra Gael e lo fa addirittura finire a ridosso di un operatore.
Monfils continua a prendersi grossi rischi, giocando in maniera inconsueta molto vicino alle linee: dopo aver sprecato la quarta palla break, la quinta è quella buona.
Infatti gli sforzi premiano, e un benevolo nastro gli regala il 3-1.
L’azzurro ha subito l’occasione per reagire, ma il suo avversario annulla una palla break con un gran diagonale. Monfils pare sull’orlo del forfait, passa molto tempo piegato su se stesso, ma alla fine riesce non senza qualche intoppo a portare la partita al set decisivo.
Il quinto parziale è poi da libro Cuore, un’altalena di emozioni continua. Matteo Berrettini va subito avanti di un break, ma si fa subito recuperare. Il pallino del gioco è visibilmente nella mani dell’azzurro, che trova un nuovo allungo sul 4-2.
Mentre serve per il match sul 5-3, là cominciano i problemi. La frittata è servita sul match-point dove con un doppio fallo clamoroso lascia attonita la platea dell’Arhur Ashe.
Un evidente e – a giudicare dalla sua età e dalla grande occasione – giustificabile ‘braccino‘ sulla seconda di servizio. Infatti pare un pò strano per un ragazzo che in media serve a 220 km/h non far arrivare la palla neanche in rete. Il bello della gioventù.
In maniera quasi casuale Monfils si ritrova ancora ancorato al match e sfrutta gli attimi di paura di Matteo: break e 5-5.
Il turno di servizio dell’azzurro parte male, da 0-30 però il romano è bravo a risollevarsi e a salire 6-5. Lo stesso destino spetta poco dopo a Gael. Il francese pasticcia tra doppi falli e gratuiti e consegna altri due match point.
Poi improvvisamente si sveglia: gran prima al centro ed errore di rovescio di Berrettini. 6-6 e si arriva al tie-break, il pubblico è in estasi.
Che il transalpino abbia perso smalto al servizio è evidente: altri due doppi falli e un hawk eye benevolo portano Matteo sul 5-2.
Finita? Macché. Monfils recupera due mini-break consecutivi con grande carisma e voglia. Il punto decisivo è quello successivo: Matteo Berrettini vince un’interminabile scambio da 24 colpi e conquista altri due match point.
Grande prima al centro del francese sul primo, ma sulla seconda un servizio a 210 km/h porta il 23enne azzurro nell’Olimpo di questo US Open 2019.
Berrettini incredulo si getta in terra, il suo angolo – con il coach Vincenzo Santopadre sugli scudi – non riesce a trattenere la gioia.
Alla semifinale ci pensiamo domani, ora goditi il momento Matteo. Grazie.
Ah, non dimentichiamolo, da lunedì Berrettini sarà almeno n.13 al mondo.
Arriva Nadal –
Come da pronostico, per Berrettini la semifinale sarà contro Nadal. Lo spagnolo vince non senza faticare contro il ‘piccolo‘ Schwartzman per 6-4, 7-5, 6-2. L’argentino vende cara la pelle, rimontando due break sia nel primo che nel secondo parziale contro un Rafa molto falloso con il dritto.
Alla fine però a vincere è sempre il maiorchino, che rende onore al suo avversario e prenota lo Slam n.19 .
La speranza ora per Berrettini è che non si manifesti un Wimbledon bis, dove crollò letteralmente contro sua maestà Federer. A prescindere per lui non sarà una comune notte di fine estate.
Donne, il nuovo che avanza –
Delineate le 4 semifinaliste nel tabellone donne. Dopo Serena Williams ed Elina Svitolina, accedono al penultimo atto dello Slam americano anche Bianca Andreescu e Belinda Bencic. Queste ultime dimostrano la grande freschezza della nuova generazione femminile.
La prima ha battuto in rimonta Mertens, mentre l’elvetica ha avuto ragione della Vekic in due set. Si affronteranno in semifinale domani, e si preannuncia uno scontro scoppiettante.
Risultati Quarti di finale maschili (parte bassa)
[24] M. Berrettini b. [13] G. Monfils 3-6, 6-3, 6-2, 3-6, 7-6(5)
[2] R. Nadal b. [20] D. Schwartzman 6-4, 7-5, 6-2
Semifinali Maschili
[5] D. Medvedev – G. Dimitrov Domani ore 22 circa (ora italiana)
[2] R. Nadal – [24] M. Berrettini Domani ore 24 circa (ora italiana)
Semifinali Femminili –
[5] E. Svitolina – [8] S. Williams Questa notte ore 01:00 circa (ora italiana)
[13] B. Bencic – [15] B. V. Andreescu Questa notte ore 02:15 circa (ora italiana)