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Napoli sempre in testa al Campionato. La squadra di Spalletti vince a Bergamo, su un campo difficilissimo, anche senza il georgiano Kvaratskhelia. Il Milan...
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Milan nuova capolista: Leão protagonista

Milan nuova capolista della Serie A. La squadra di Pioli batte di misura la Samp dell’ex Giampaolo e approfittando del pari dell’Inter a Napoli si staglia in vetta alla classifica. I nerazzurri di Simone Inzaghi devono però recuperare la gara del Dall’Ara contro il Bologna. A Bergamo la Juve mantiene il momentaneo quarto posto in classifica (l’Atalanta deve recuperare una gara ndr). Seppure il pari di Danilo è arrivato dopo lo scoccare del 90′, l’undici di Allegri sembra in netta ripresa. In fondo alla classifica, dopo il pari fra loro a Marassi, Genoa e Salernitana sembrano sempre più condannate alla retrocessione nella serie cadetta.

Milan nuova capolista: con un Leão tutto da gustare

Milan nuova capolista della Serie A. I rossoneri, grazie a un Leão straripante, battono la Samp e si portano in vetta al Campionato. Per la squadra di Pioli si tratta di una settimana da incorniciare. Nell’altro weekend ha battuto l’Inter, poi martedì ha surclassato la Lazio in Coppa Italia (4-0) e ieri ha guadagnato la testa della classifica. A pensare che sabato scorso, poco dopo le 19, si trovava potenzialmente a otto punti dall’Inter, sembrerebbe trattarsi quasi di una “resurrezione sportiva”.

Il Milan deve credere allo scudetto

Ora che il Milan è la nuova capolista del nostro Campionato, ci deve credere di arrivare da solo al traguardo a fine maggio. Con l’Inter ha il vantaggio degli scontri diretti, sulle altre rivali, invece, ha gli attuali punti di vantaggio. Inoltre, la squadra rossonera, ha margini di miglioramento. Leão è il potenziale crack di questo campionato. Il portoghese sta vivendo una fase importante della sua carriera: sembra finalmente aver trovato la fiducia nei propri mezzi e sembra essere diventato un giocatore maturo per i grandi scenari. L’ex Lilla sta diventando un giocatore in grado di spaccare le partite. A tratti, assomiglia al miglior Gervinho (restando sempre in ambito Lilla). Ma rispetto al talento ivoriano, ex Roma e Arsenal, pare possedere un bagaglio tecnico migliore. Se mai il Milan potesse contare sull’apporto del miglior Rebic, davvero, questa squadra, si presenterebbe con poche più pecche. Con il pieno recupero di Theo Hernandez e Kessié, la crescita esponenziale di Tonali, l’alternanza sulle fasce tra Florenzi e Calabria, questa squadra di Pioli può davvero puntare in alto. Unico neo, per il Milan, è la perdita del centrale di difesa Kjaer. Romagnoli comunque è un elemento di sicura affidabilità, che assieme a Tomori costituisce una gran coppia di difesa. La prossima settimana i rossoneri andranno a fare visita alla disastrata Salernitana. Poi riceveranno a San Siro l’Udinese, prima di andare a Fuorigrotta per giocare contro il Napoli. Ovvio dire che prima dello scontro con la compagine di Spalletti occorrerebbe fare sei punti.

Milan nuova capolista: ma l’Inter deve recuperare una partita

Potenzialmente, in testa alla classifica, ci sarebbe ancora l’Inter. La squadra di Simone Inzaghi, vincendo la partita da recuperare del Dall’Ara, tornerebbe al vertice della Serie A. Nelle ultime due gare i nerazzurri hanno perso cinque punti rispetto ai rossoneri. Ma la squadra sembra essere in salute. Probabilmente la squadra di Simone Inzaghi è la squadra più forte di questo Campionato. Si è visto anche nella sfida contro il Milan, che l’Inter ha maggiori qualità nell’undici di formazione. Rispetto alla squadra di Pioli, però, i nerazzurri sono un po’ insofferenti. Questo, forse, succede, perché l’Inter ha la consapevolezza di essere la più forte e gioca un po’ a comportarsi come il gatto fa con il topo. Ma i nerazzurri devono fare molta attenzione a questo Milan, che ha tutte le intenzioni di proseguire alla grande il suo cammino verso la conquista del tricolore.

Inter: impegni anche di Champions

Se è vero che i rossoneri devono combattere in ogni partita per portare a casa i tre punti, l’Inter avrà molti impegni a cui pensare, per cui non si sa mai che la giusta concentrazione potrebbe venire a mancare. In settimana la squadra di Simone Inzaghi se la vedrà contro il Liverpool in Champions, poi nel weekend giocherà a San Siro contro il Sassuolo. Ricordiamo a tutti che, quest’anno, la squadra di Dionisi ha già trionfato a San Siro, nel match contro il Milan. Come più volte abbiamo detto: l’Inter è la squadra più forte di questa Serie A. Ma se mai, là davanti, qualcuno dovesse scappare, non sarebbe poi così facile andarla a prendere. Quando poi mancano pochi giri alla fine, tutto si fa più difficile o per gli altri tutto si fa più facile. Ora l’Inter è ancora la favorita per bissare il tricolore. Ma occhio, in questo momento, il Milan è la nuova capolista del nostro campionato.

Spalletti non riesce a battere l’Inter

Il Napoli, sabato, ha avuto la grande occasione di battere l’Inter e di sopravanzarla in classifica. Ovviamente, non era facile avere la meglio sulla squadra di Simone Inzaghi, ma i partenopei erano passati in vantaggio e un po’ di amaro in bocca, per non essere riusciti a batterli, è rimasto. La verità, forse, è che questo Napoli non ha creduto abbastanza alla vittoria. Molto probabilmente questa squadra non pensa alla possibilità di arrivare allo scudetto. Spalletti, con tutta probabilità, mira più a centrare la qualificazione Champions, che un traguardo storico, come potrebbe essere la conquista di uno scudetto. Eppure, tra due settimane, il Napoli riceverà nuovamente al Diego Armando Maradona il Milan e potrebbe avere la possibilità di scavalcare anche loro in classifica. Non si capisce perché Spalletti sia così poco incline a credere nel traguardo del tricolore. Eppure sia a Torino, contro la Juventus, e sabato contro l’Inter, la sua squadra era andata in vantaggio e avrebbe potuto realizzare il risultato pieno, aggiungendo altri punti alla sua classifica.

Spalletti sornione

Che dire… è un peccato che questa squadra non riesca a spiccare il volo. Forse è anche vero che a questa squadra manca qualcosa per essere perfetta. Ma potrebbe provarci lo stesso a competere per i grandi traguardi. Potrebbe essere anche una tattica quella di Spalletti di fare finta di non crederci molto. Visto che l’ambiente non è mai troppo maturo per vivere certe tensioni, la tattica potrebbe proprio essere quella di non vivere nella tensione. Se dopo Pasqua il Napoli fosse ancora lì, attaccato al treno delle contendenti per vincere lo scudetto, magari l’ambiente potrebbe sopportare di vivere un mesetto del tutto particolare. Spalletti è uno che la sa lunga. L’uomo di Certaldo ha esperienza da vendere: ha vissuto anche stagioni particolari a Roma. La squadra non è perfetta, ma è una signora squadra, capace magari di vincere gli sprint. Davvero, tutto può ancora accadere.

Juve in ripresa, ma lo scudetto ormai è lontano

La Juve di Max Allegri è in netta ripresa. Certo, pensare di rientrare nella lotta tra le contendenti per vincere lo scudetto, è un pensiero delirante, specie dopo il pareggio di Bergamo. Ma la squadra ora sembra avere una sua identità. Vlahovic, al centro dell’attacco, è a dire poco devastante e anche Dybala sembra avere trovato una sua posizione che lo rende più efficace all’interno della squadra. Anche Morata sembra essere più partecipe alla manovra di gioco. Lo spagnolo potrebbe alternarsi con Bernardeschi in quel ruolo di terzo di attacco. Quest’anno Allegri ha cambiato più volte l’assetto della propria squadra. Questo, utilizzato dall’arrivo di Vlahovic, sembra essere il più valido, competitivo e aggressivo. In Italia non c’è organico più forte di quello della Juventus. Ora è solo questione di rimettere in sesto i cocci. La squadra non è solo competitiva, è anche qualcosa di più. Se tutti ritroveranno la migliore forma e, soprattutto, Allegri riuscirà a trovare quell’assetto ideale per la squadra, questa Juve è una delle compagini più forti d’Europa. Szeczesny, Cuadrado, Danilo, De Ligt, De Sciglio, Mc Kennie, Locatelli, Zakaria, Dybala, Vlahovic, Morata, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro, Arthur, Rabiot, Bernardeschi, Kean… Vi sembrano così tanto inferiori a Mendy, Christiansen, Thiago Silva, Rudiger, Azpilicueta, Kanté, Jorginho, Marcos Alonso, Mount, Lukaku, Havertz, Hudson-Odoi, Kovacic, Pulisic, Timo Werner, Saul Niguez, Ziyech…? Siamo certi che la Juve partirà sempre battuta, anche nel caso dovesse incontrare il Chelsea, il Liverpool, il City, il Psg, il Bayern o il Real Madrid? Il Bayern, sabato, ha perso contro il Bochum 4-2. Le altre squadre sono poi così tanto in salute?

Salernitana ormai condannata: Genoa a fortissimo rischio retrocessione 

Dopo il pari di Marassi, la Salernitana è ormai con un piede e mezzo in Serie B. Ma anche il Genoa che non è riuscita a battere in casa i campani è a serio rischio di retrocessione. Se poi squadre come il Venezia vanno a vincere fuori casa (Torino-Venezia 1-2), facendo punti inattesi, per le due sventurate squadre liguri e campane sembra esserci poco più scampo. Il Venezia è a quota 21, come il Cagliari. Mentre Salernitana e Genoa sono a quota 12 e 15. Per la terza squadra che dovrà scendere negli inferi della serie cadetta, è davvero difficile capire come andrà a finire. A giocarsi la permanenza nella massima serie sembrano essere il Venezia, lo Spezia, il Cagliari e la Samp. Difficile pensare ad altre squadre che possano venire coinvolte. Certo, Udinese e Bologna devono stare attente, sono solo a 28 e 27 punti, sei, sette punti, sopra la soglia della sopravvivenza. Dopo quello che è successo lo scorso anno al Benevento, nessuno può dirsi davvero tranquillo. Lo Spezia, per esempio, se stasera dovesse vincere contro la Fiorentina, andrebbe a 29 punti, a otto punti da Cagliari e Venezia, che sono ora le terzultime in classifica. Ma finché non si raggiunge la fatidica quota dei 41/42 punti, è difficile dire di essere in salvo.