Moise Kean il predestinato
Moise Bioty Kean nasce a Vercelli il 28 febbraio del 2000. Nasce da genitori originari della Costa d’Avorio, in seguito alla loro separazione va a vivere con la madre ad Asti. Il piccolo Moise inizia a giocare a calcio assieme al fratello più grande. I due molto talentuosi approdano senza difficoltà nel vivaio della squadra cittadina, l’Asti. Il ragazzo però, avendo solo 10 anni e dunque non tesserabile dalla società biancorossa continua a non giocare in partite ufficiali. Nonostante ciò, Moise Kean si fa notare fin da subito anche contro giocatori più grandi. Infine sotto spinta dello zio, che è padre del calciatore, Abdoulaye Bamba attualmente in forza ai Rangers, si trasferisce alla Juventus. Il ragazzo dopo vari prestiti sboccia definitivamente nella stagione 2018/2019, dove mette a segno alcune reti anche abbastanza pesanti. Come quella del 2-1 contro il Milan. Finisce la stagione con 13 presenza e 6 gol. Un ottimo rendimento per un ragazzo alla prima esperienza in un top club, dove compaiono anche campioni di livello mondiale come Cristiano Ronaldo. Il ragazzo prese anche i complimenti da Mario Balotelli (suo idolo) che avrebbe voluto guidarlo, per non farlo incappare negli stessi errori fatti da lui stesso. Queste le su dichiarazioni.
Il nuovo Mario Balotelli
Moise Kean, però non si è fatto notare solo per le prodezze calcistiche, ma anche per i suoi comportamenti. Il 2 aprile 2019 nella partita fra Cagliari e Juventus, alcuni tifosi dei rossoblu si sono contraddistinti per dei cori razzisti contro il giovane Moise. Il ragazzo però, dopo aver segnato un bel gol contro la formazione sarda, decide di andare sotto la loro curva ed esultando ha allargato le braccia con senso provocatorio e di sfida. Ciò, non ha fatto altro che alimentare le urla e i cori. In seguito a questa razione del ragazzo si scatenò un putiferio anche sui social, dove ci fù un botta e risposta fra Moise e Matuidi, con i tifosi del Cagliari. Alla fine però il capitano in quella partita, Leonardo Bonucci, calmò gli animi con un richiamo verso il ragazzo e verso i tifosi della formazione sarda. Andando avanti, il 22 giugno, Moise Kean era stato convocato con la nazionale under 21, con la quale ha giocato bene facendosi notare. Nonostante ciò però a quanto riportato dal CT azzurro Di Biagio, Kean e Zaniolo erano frequenti a continui ritardi e comportamenti non idonei, che hanno spinto il tecnico a metterli fuori rosa. Destino vuole, che Nicolò Zaniolo ragazzo esploso anche lui al contempo con Moise Kean, possa seguire la stessa riga dell’attaccante della Juventus: un talento smisurato forse non ancora pronto a sbocciare. Magari per la giovane età, magari per la quantità di soldi guadagnata oppure per la grande importanza data che può dare alla testa. Tutto ciò continua a ricordare le prodezze in giovane età di Mario Balotelli all’Inter, grande attaccante dalle doti incredibili. Mario però si è sempre fatto notare per i suoi comportamenti sopra le righe che lo hanno spesso escluso dai grandi scenari che meritava. Mario anche quando non faceva nulla veniva preso di mira dai media perché era diventato un simbolo dei calciatori sopra le righe. Balotelli va a completare il quadretto con giocatori del calibro di Zlatan Ibrahimovic e George Best. La cosa ancor più curiosa, che anche il modo di giocare di Moise Kean, la sua storia, da ragazzo straniero che però vive in Italia fin da bambino e la giovane età in cui sboccia, ricorda in tutto e per tutto Mario Balotelli. Il passaggio poi all’Everton avvenuto quest’estate ha complicato le cose. Moise Kean da quando è arrivato ha fatto 20 presenze mettendo a segno solo una rete, oltre che le varie disavventure con i tifosi.