Ritrovare il sorriso dopo l’eliminazione in Coppa Italia, riportare Insigne al goal e salutare Hamsik destinato alla Cina. Questa la triplice missione del Napoli di Carlo Ancelotti al fischio d’inizio di Napoli-Sampdoria, secondo anticipo della ventunesima giornata di Serie A. Dall’altra parte i doriani pronti a soddisfare l’infinita voglia di goal di Quagliarella (alla ricerca della rete per la dodicesima partita consecutiva, sarebbe record) e con l’intento di uscire dal San Paolo almeno con un punto preziosissimo in chiave europea.
L’avvio di una partita così ricca di premesse è però in controtendenza con quanto realmente ci si dovrebbe attendere: i primi 20 minuti del match ristagnano sulle ali di un latente equilibrio, con il Napoli incapace di sciogliere la complessa matassa del centrocampo degli uomini di Giampaolo che affrontano l’inizio gara senza alcun timore reverenziale e andando vicino al goal con un colpo di testa di Ramirez, ben imbeccato da Defrel, che finisce di poco alto sulla traversa della porta difesa da Meret. L’occasione della Samp ha il “merito” di svegliare i padroni di casa che cominciano a macinare gioco, sorretti dalla diga Allan-Hamsil, che sostituisce lo squalificato Ruiz, e ispirati dall’ottima vena di Zielinski, oggi in serata di grazia. E al minuto 25 il Napoli sblocca il match con un’azione tipica dell’eredità Sarriana: verticalizzazione improvvisa di Hamisk a liberare l’accorente Callejon sul cui cross in mezzo è bravissimo Milik ad anticipare Andersen e battere un incolpevole Audero. L’ex Juve è battuto anche sessanta secondi più tardi dal goal di Insigne, bravo a girare in rete un velenosissimo diagonale dopo scambio con l’onnipresente Callejon. Rete liberatorio per il folletto napoletano che si sblocca dopo 10 partite di digiuno e corre ad abbracciare Ancelotti in panchina. L’uno-due dei partenopei scuote gli ospiti, che tentano una reazione affidandosi alla vena di Quagliarella, impreciso al minuto 35 quando incrocia di sinistro da posizione defilata: palla sul fondo. Si va così al riposo col Napoli avanti di due reti.
La ripresa del match è di chiara marca degli uomini di Giampaolo, che intanto ha inserito Saponara per aumentare la qualità in avanti. La pressione costante dei liguri mette in difficoltà Hamsik e compagni, incapaci di contrastare l’ottimo fraseggio a metà campo. I doriani vanno vicino all’1-2 al minuto 71 quando un fendente dal limite di Bereszynski sfiora il palo. Il mancato goal della speranza spegne gli entusiasmi della Samp e riaccendono gli animi del Napoli che prima va vicino al goal con una splendida incursione di Koulibaly e poi suggellano il risultato col goal del 3-0 di Verdi, bravo e freddo a battere Audero dagli 11 metri. I sorrisi di fine partita vengono attenuati dalla rivelazione di Ancelotti: Hamsik è ad un passo dalla Cina. Quale miglior modo allora se non quello di salutarlo con un’ultima, bellissima vittoria?
TABELLINO
NAPOLI – SAMPDORIA 3-0
NAPOLI (4-4-2): Meret; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Rui; Callejon, Allan, Hamsik (29′ st Diawara), Zielinski; Insigne (38′ st Verdi), Milik (45′ st Ounas)
Allenatore: Carlo Ancelotti
SAMPDORIA (4-3-1-2): Audero; Bereszynski, Colley, Andersen, Murru; Linetty, Ekdal (28′ st Ronaldo Vieira), Jankto; Ramirez (9′ st Saponara) Quagliarella, Defrel (15′ st Gabbiadini)
Allenatore: Marco Giampaolo
Marcatori: 25′ Milik, 26′ Insigne, 89′ Verdi (rig.)
Arbitro: Pairetto
Ammoniti: Jankto. Murru, Andersen