5 partite nella notte NBA: continua la corsa di Toronto Raptors e Denver Nuggets, vincenti contro Utah Jazz e New York Knicks. Si fermano in casa i Los Angeles Clippers contro Philadelphia, mentre i Bucks dilagano contro i Pistons
TORONTO RAPTORS-UTAH JAZZ 122-116
Vincono i Toronto Raptors in casa contro gli Utah Jazz. Protagonista uno straordinario Kahwi Leonard, autore di 45 punti che permettono ai canadesi di restare in scia dei Milwaukee Bucks. Il match, equilibrato nel 1° tempo, viene deciso nel secondo, con le super prestazioni di Kawhi Leonard (30 punti in 17 minuti) e Paskal Siakam (18 punti in 16 minuti). Utah si pega alla dura legge del più forte, nonostante i 30 punti di Jae Crowder abbiano tenuto aperto il match ben più di quanto previsto. Per i Raptors oltre alla grande prestazione offensiva di Leonard, decisivo è Paskal Siakam con 28 punti e 10 rimbalzi. I Raptors restano secondi nella Eastern Conference dietro gli scatenati Milwaukee Bucks
MILWAUKEE BUCKS-DETROIT PISTONS 121-98
Dominano i Milwaukee Bucks. Dominano contro i Pistons (battuti 121-98), ma dominano soprattutto nella Eastern Conference: quarta vittoria consecutiva per la franchigia del Wisconsin, sempre più prima davanti ai favoritissimi Toronto Raptors. Ma questa volta non c’è la firma di Giannis Antetokounmpo sul loro successo. E’ Brook Lopez a prendersi la scena segnando 25 punti, ma più in generale è l’intero quintetto a distribuire bene i punti, vincendo nettamente contro una Detroit a cui non bastano i 29 punti di Blake Griffin. Le prestazioni offensive di Middleton (22 punti), Eric Bledsoe (18 punti), Giannis (15 punti) e Malcom Brogdon (13 punti), dimostrano che i Bucks sono innanzitutto un buon collettivo, in grado di vincere anche quando la propria stella più luminosa non brilla in attacco
DENVER NUGGETS-NEW YORK KNICKS 115-108
Sono l’altra sorpresa della Lega, insieme ai Milwaukee Bucks, ma ormai hanno smesso di sorprendere. Denver vince sui New York Knicks una partita più incerta del dovuto, vista la differenza di classifica tra le due squadre, ma vince, e vince con una grande prestazione del centro che rischia di rivoluzionare il ruolo. Nikola Jokic è l’uomo che toglie le castagne dal fuoco dei Nuggets in una serata dove la stella nascente di Denver, Jamal Murray, segna solo 8 punti, e dove il gioco offensivo dei padroni di casa viene monopolizzato da Malik Beasley (23 punti, 13 dei quali nell’ultimo periodo). E poi c’è Jokic, che non solo mette a referto 19 punti, ma si prende pure il lusso di fornire 14 rimbalzi e ben 15 assist (è giusto ricordarlo: stiamo parlando di un centro). Nulla da fare per i Knicks, nonostante alcune prestazioni singole (la doppia doppia di Enes Kanter, o i 14 rimbalzi di Noah Vonleh) diano un po di speranza a New York per far si che questa non sia un’altra stagione (l’ennesima sotto la Grande Mela) buttata
SACRAMENTO KINGS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 108-113
Si è fatta la storia ieri a Sacramento. Jusuf Nurkic, 24enne centro dei Portland Trail Blazers, ha trascinato con 24 punti e 23 rimbalzi la sua squadra al secondo successo di fila, e sopratutto al 5° posto nella Western Conference. Non solo: il bosniaco ha messo a referto 5 punti, 5 assist, 5 rimbalzi, 5 rubate e 5 stoppate (in gergo 5×5). Non era mai successo che un giocatore riuscisse a chiudere un 20+20 ed un 5×5 nella stessa partita. Che si prolunga fino agli overtime perché si confrontano due squadre che stanno lottando per raggiungere i playoff. Alla fine vince Portland. E vince grazie ad un secondo quarto superbo (38-25, con tre giocatori che vanno in doppia cifra) e ad un overtime dove Damian Lillard (25 punti alla fine) si riprende la scena e segna 5 dei 10 punti per i Blazers
LOS ANGELES CLIPPERS-PHILADELPHIA 76ERS 113-119
Sfida d’alta classifica allo Staples Center quella tra Los Angeles Clippers e Philadelphia 76ers. Dopo un primo tempo all’insegna dei Sixers (41-28 per Philadelphia nel 1° quarto, con 15 punti di Joel Embiid), nel secondo tempo c’è la reazione dei padroni di casa, guidati dal trio Harris-Harrel-Williams che nei secondi 24 minuti segnano 38 punti. Non basta però a ricucire il distacco creatosi. Con la sconfitta interna (la sesta tra le mura amiche) i Clippers vedono pericolosamente avvicinarsi la zona bassa della lotta playoff, mentre Philadelphia (con l’ottava vittoria fuori casa) consolida la propria posizione nella griglia playoff della Eastern Conference