Il cestista bahamense è uno di quei giocatori che di questo sport non voleva sentir proprio parlare. Si perchè all’età di 11 anni, il giovane DeAndre non aveva mai toccato un pallone da basket, né conosceva le regole di questo sport. L’infanzia di DeAndre è quella tipica di un normale bambino proveniente da paesi molto poveri. Ha vissuto con il patrigno, la madre e i suoi quattro fratelli, aiutando i genitori al mattino e giocando a calcio con gli amici del quartiere il pomeriggio. La sua carriera cestistica iniziò quando sua madre gli consigliò di partecipare ad un camp di pallacanestro nelle Bahamas. Lui, alla sua prima esperienza con una palla in mano, tentò di destreggiarsi, ma commise spesso falli e infrazioni di passi a causa proprio della sua inesperienza in questo sport. Nonostante gli innumerevoli errori, mentre il giovane DeAndre correva nel campo da gioco, sugli spalti un allenatore di AAU (acronimo che significa “Unione Atletica Amatoriale”) di nome Shaun Manning, lo notò (anche grazie all’altezza di 2 metri a soli 12 anni) e intercedendo con sua madre, programmò il suo trasferimento alla Balboa City School, accademia situata nella contea di San Diego, promettendogli anche di poter abitare nella sua casa in California. Da quel momento in avanti, la sua ascesa sarà impetuosa, e nonostante qualche problema accademico e qualche litigio con lo stesso Manning, DeAndre diventa presto il prospetto più interessante di tutta l’accademia, dominando tutti i tornei di AAU disputati. Dopo aver ridotto la lista di potenziali college interessati ad Ayton a soli tre (Kentucky, Kansas e Arizona), DeAndre scelse quest’ultima, firmando con la squadra dello stato soprannominato The Grand Canyon,il 6 settembre 2016.
Il giovane nato a Nassau è sin da subito parso molto ambizioso, ponendosi come obiettivo, nientemeno che quello di diventare una stella di questo sport. Immediatamente, notando le sue capacità, molti lo paragonarono a Kevin Garnett (soprattutto per le somiglianze a livello fisico) ma lui non si scompose, i paragoni con le All Star lo spingevano a fare ancora meglio. Iniziata la sua carriera come centro, debutta con i Wildcats il 10 novembre 2017, realizzando 19 punti, 12 rimbalzi e 3 stoppate contro North Arizona, in una facile vittoria per 101-67. Il 20 gennaio 2018, mette a referto 6 stoppate (record per gli studenti nel primo anno di studi), ma quando le cose stanno andando per il verso giusto, viene coinvolto in uno scandalo che potrebbe rovinargli per sempre la carriera a soli 19 anni. Il coach Sean Miller (suo coach ai tempi dell’università di San Diego), avrebbe pagato 100.000 dollari per portarlo negli Stati Uniti a giocare con gli Arizona Wildcats. Nonostante i rumors sempre più insistenti, DeAndre continua imperterrito a segnare punti su punti, venendo nominato a fine anno giocatore e freshman dell’anno (giocatore più forte di quelli al primo anno). Successivamente partecipa al torneo NCAA (massimo torneo per gli studenti dei college americani), ma la sua squadra perde al primo turno contro i Buffalo. Resosi conto di aver raggiunto un livello di forza e popolarità elevato, si dichiara eleggibile al Draft NBA 2018.
Nei giorni precedenti al Draft, DeAndre partecipa ai Traininig Camp dei soli Phoenix Suns, dimostrando di voler giocare con coach Igor Kokoskov e i giovani Devin Booker e Josh Jackson. Dalla dirigenza dei Soli di Phoenix arrivano segnali positivi, e nonostante manchino diversi giorni all’inizio del Draft, molti, compreso lo stesso Ayton, sono convinti che verrà scelto proprio dai Suns. Il 21 giugno 2018 , al Barclays Center di Brooklyn, DeAndre Ayton, come da previsioni della vigilia, viene scelto come numero 1 nel Draft 2018, proprio dai Phoenix Suns, portando onore non solo a se stesso e alle Bahamas, ma anche allo stato dell’Arizona (mai nessun giocatore proveniente da questo stato era stato selezionato come prima scelta al Draft). Il suo debutto ai Suns non tarda ad arrivare, infatti il giovane di Nassau debutta alla Summer League NBA, mantenendo medie di 14.5 punti e 10.5 rimbalzi (venendo anche inserito nel secondo quintetto dell’intera manifestazione). Ma il debutto ufficiale in NBA arriva il 17 Ottobre, nella vittoria contro i Dallas Mavericks della terza scelta assoluta Luka Doncic, in cui Ayton mette a segno una doppia doppia da 18 punti e 10 rimbalzi, conditi anche da 6 assist, una palla rubata e una stoppata. 10 giorni dopo, contro i Memphis Grizzlies, Ayton si rende protagonista di un’ altra eccellente prestazione, realizzando 24 punti con 12/13 dal campo (secondo rookie nella storia a riuscirci, il primo fu Adam Keefe). Attualmente DeAndre Ayton resta su medie alte pur essendo un centro (17.0 punti, 10.9 rimbalzi e 2.2 assist), anche se per il giovane dei Soli di Phoenix, questo è soltanto l’inizio.