Dai Pittsburgh Panthers sono emersi molti giocatori che stanno facendo la differenza in National Football League. Tra questi, ci sono il tre volte Defensive Player of the Year Aaron Donald, Larry Fitzgerald, Jordan Whitehead e molti altri. Il prossimo prodotto della University of Pittsburgh a sfondare in NFL potrebbe essere Paris Ford. Tra dubbi e certezze sulle sua capacità, il safety dei Panthers si presenta al draft, in una classe dove non mancano defensive back di talento.
Chi è Paris Ford?
Paris Ford fa la differenza già negli anni in cui milita nella Seton-LaSalle Catholic High School di Pittsburgh, dove ricopre i ruoli di safety e wide receiver. Riceve la valutazione di quattro stelle e offerte da college del calibro di Alabama, Ohio State, Penn State e molte altre. Al momento di prendere la propria decisione, Ford sceglie il college della sua città natale e firma con la University of Pittsburgh.
Ford entra alla Pitt nel 2017 e, dopo aver deciso di non scendere in campo durante la prima stagione, entra nei Panthers nel 2018. Quell’anno, non trova molto spazio e racimola pochi tackles giocando con lo special team. Nel 2019, arriva la sua consacrazione come uno dei migliori safety della ACC. Gioca un campionato altamente produttivo, dove si distingue per la sua velocità e la sua bravura nei tackles, e riceve gli All-ACC honors. Scende in campo con i Panthers anche durante la stagione 2020, per poi scegliere, dopo 4 partite, di rinunciare a giocare e prepararsi al draft 2021.
Numeri alla mano
Paris Ford inizia a farsi notare a partire dalla stagione 2019. Dopo un 2018 chiuso con appena 5 tackles, il safety dei Panthers ne totalizza 97 l’anno successivo, insieme a 3 forced fumbles e 3 intercetti, di cui uno trasformato in touchdown. Nelle 4 partite disputate nel 2020, riesce a registrare ancora 41 tackles e 3 intercetti.
Ford si presenta come un safety decisamente produttivo, soprattutto dal punto di vista dei tackles messi a segno. È molto veloce e atletico e non teme il contatto diretto con gli avversari, anche se, molto spesso, la sua troppa irruenza lo porta a sbagliare i tempi dell’intervento. Lo si vede spesso giocare sia a ridosso della linea, sia nelle coperture, dove però deve lavorare sul tempismo e sviluppare l’istinto giusto per anticipare i lanci dei quarterback avversari.