Gli inizi di Vujadin Boškov
Vujadin Boškov nel 1946 abbandona il suo piccolo villaggio per andare a giocare nella Vojvodina di Novi Sad. Il centrocampista esordisce con la prima squadra nel 1950. Lo slavo lega il suo futuro al club per 10 anni. Durante questo periodo non riesce a portare a casa trofei perché i tornei da lui disputati sono ad esclusivo appannaggio di Stella Rossa, Partizan, Hajduk e Dinamo, le cosiddette grandi quattro. Contro ogni pronostico nella stagione 1956-1957 si classificano in seconda posizione. Nel 1958 si infortuna alla gamba, ferita che lo condiziona per due anni.
L’arrivo in Italia
Nel 1961, passa a titolo definitivo alla Sampdoria. Boškov prende questa decisione a soli 30 anni perché la federcalcio vietava espatrio dei giocatori della Jugoslavia di espatriare. Nell’unica stagione giocata in Italia indossa la casacca numero sette, gioca però poco in seguito a guai fisici. A fine stagione la Doria raggiunge il decimo posto e lui apapre 13 volte e segna un gol.
L’allenatore-gicoatore in svizzera
Vujadin Boškov fino al 1964 deicide di giocare in Svizzera. Diventa allenatore dopo che il tecnico si fa male ad un ginocchio e gli lancia il fischietto dicendogli di prendere il suo posto.
La carriera da allenatore
Un volta tornato a casa diventa l’allenatore della Vojvodina. Vujadin Boškov vince il campionato, per la prima volta nella storia del club. Nel 1971, a soli quarant’anni fu chiamato ad allenare la nazionale jugoslava: alle qualificazioni al campionato europeo di calcio 1972. Il calcio dell’ex Sampdoria riesce a portari sopra i quotati Paesi Bassi del calcio totale, la Germania Est e il Lussemburgo. Vengono eliminati ai play-off, nel “derby” dall’Unione Sovietica.
Lo Jogoslavo in Olanda
Una volta finita l’esperienza con la nazionale si trasferisce in Olanda all’Den Haag. La squadra di Vujadin Boškov vince la Coppa di Olanda. A fine anno passa al Feyenoord, dopo due anni deve lasciare anche questa nazione a causa di una nuova legge sugli extracomunitari. Il tecnico era molto amato dai tifosi.
Il genio di Vujadin Boškov in Italia
Si trasferisce in Spagna dove lavora al Real Saragoza e al Real Madrid. Dopo questa esperienza torna in Italia alla Sampdoria come tecnico vincendo due Coppe Italia e uno scudetto. Il tecnico gira L’Italia in molto club di varie divisioni. Viene ricordato anche per aver fatto esordire Francesco Totti. Diventa professore alla scuola per allenatori a Coverciano.