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Roger Penske, la parola al “Capitano”

Se c’è una persona che ha fatto la storia della Indianapolis 500, quella è senza dubbio Roger Penske. Le 18 vittorie ottenute nella leggendaria corsa dell’Indiana sono risultati che resteranno scolpiti nella pietra e dureranno nel tempo, ma “The Capitain” è andato oltre. Dal 2019 ha preso possesso dello Speedway e del campionato che organizza, la IndyCar. Il 2020 è stata una vera e propria prova del nove, complice la pandemia che sconquassa tutto. Inoltre, Penske è una forza portante anche nella NASCAR, con quattro titoli in bacheca: due nella Cup, con Brad Keselowski e Joey Logano, e due nella XFinity, ancora con Keselowski ed il promettente Austin Cindric. Della 500 miglia e della gestione del team Roger ha parlato in un’intervista all’Associated Press, di cui oggi vi parliamo qui.


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Cos’ha detto Roger Penske a proposito di Indianapolis?

Intervistato da Jenna Fryer dell’Associated Press, Penske ha discusso sul nodo degli spettatori. Quante persone potranno occupare le immense tribune dello Speedway il prossimo 30 maggio? “Non facciamo alcuna previsione“, ha detto candidamente, “perchè tutto quello che direi oggi potrebbe essere sbagliato domani“. Comunque, ha fissato un target. “Il nostro obiettivo è di avere 250 mila spettatori“, ha continuato Roger. “Abbiamo lo stadio più grande del mondo, ed è una questione di cosa abbiamo intenzione di fare con la CDC, il governatore ed il sindaco, quindi non ho un numero su cui potrei scommettere“.

L’Indianapolis Motor Speedway può ospitare fino a 400 mila persone, quindi la capienza a cui punta è superiore al 50%. Un traguardo ambizioso, ma possibile, grazie ad una campagna vaccinale che negli Stati Uniti procede senza intoppi. La stessa pista di Indy ha contribuito “convertendosi” in sito vaccinale, e lo stesso Penske ha ricevuto lì la sua dose. Tornando alla gara, Roger ha dichiarato di aver già venduto 170 mila biglietti. Ma non c’è solo Indianapolis nel portafoglio di Mr Penske.

Il nodo dei contratti

Capitan Roger ha anche un team da gestire, e ciò implica gestire i contratti dei piloti. Nell’intervista l’84enne manager ha anche parlato dei rinnovi di tre dei suoi piloti, i cui contratti scadono a fine anno. Will Power e Simon Pagenaud dovranno trattare per rimanere nella formazione della IndyCar, mentre sul fronte NASCAR è Brad Keselowski che dovrà negoziare il nuovo accordo. Su questa situazione, Penske pare avere le idee chiare. “Stiamo parlando con tutti loro“, ha detto. In particolare, il team owner sembra tenere molto al rinnovo con “Kez”, il quale ha portato in bacheca il primo titolo nella NASCAR Cup Series nel 2012. “Con il Covid non abbiamo potuto vederci di persona“, ha proseguito Penske, “Ma abbiamo già avuto dialoghi con Brad. Penso che ci stiamo muovendo nella direzione giusta. Non c’è motivo per cui non dovremmo rinnovare, questo è certo“. E a proposito di Brad…


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Roger Penske, da Indianapolis a Daytona

Con lui, e con l’altro pilota Joey Logano, Penske avrà molto di cui parlare dopo la Daytona 500 dello scorso febbraio. All’ultimo giro, una manovra fratricida ha spedito entrambi a muro (coinvolgendo anche il terzo uomo Austin Cindric), perdendo non solo l’occasione di vincere, ma anche creando tensioni all’interno del team. Non sono mancate frecciatine e accuse velate da parte dei due campioni. Roger ha ribadito l’intenzione di chiarire ogni cosa, in vista della prossima gara su un supersepeedway, a Talladega. “Ho intenzione di sedermi con loro, faccia a faccia, prima di Talladega“, ha detto Roger. “Penso che dovremo metterci d’accordo su come esattamente vuoi fare le tue mosse quando ti ritrovi nella stessa situazione in cui ci siamo trovati, con due dei nostri in contesa a mezzo miglio dalla fine, per poi ritrovarci con tre vetture da gettare nella spazzatura“. Sembra quasi un avvertimento: attenti a quello che fate, perché io non voglio perdere. Parola del vincente Roger Penske.