Roma nel caos dopo la clamorosa eliminazione in Coppa Italia contro lo Spezia, sconfitta resa ancora più umiliante dall’errore commesso con i cambi. La panchina giallorossa ha infatti effettuato il sesto cambio durante i tempi supplementari quando il regolamento ne prevede al massimo cinque. A pagare sono stati il team manager Gianluca Gombar e il Global Sport Officer Manolo Zubiria.
Calciatori chiedono di reintegrare Gombar e Zubiria
Gombar è stato ritenuto dai Friedkin responsabile di un errore che ha causato un grave danno d’immagine al club. I giocatori della Roma però non concordano e sostengono che l’errore sia da considerarsi condiviso. Nessuno dello staff si è infatti opposto al cambio, nonostante Pellegrini avesse fatto presente l’infrazione del regolamento. I calciatori, guidati da Edin Dzeko e Lorenzo Pellegrini, hanno chiesto a Fonseca di muoversi per il reintegro di Gianluca Gombar e Manolo Zubiria. Valerio Cardini prenderà il posto di Gombar, mentre per sostituire Zubiria la Roma sta pensando a Pierfrancesco Visci, attuale direttore organizzativo e segretario generale dello Spezia.
Prossime sfide decisive per Fonseca
Oltre a questo la squadra si è confrontata con il tecnico portoghese sui passi falsi contro Lazio e Spezia. Fondamentale è spazzare via qualsiasi perplessità già nella prossima sfida di Serie A, in cui i giallorossi incontreranno nuovamente i liguri. La panchina di Fonseca è fortemente in bilico e le prossime partite casalinghe contro Spezia e Verona e la successiva trasferta con la Juventus saranno decisive.
Sesto cambio Roma: cosa dice il regolamento?
Daniele De Rossi su Gombar
Anche l’ex centrocampista giallorosso Daniele De Rossi si è schierato dalla parte di Gombar. Queste le sue parole: “Mi ricorderò sempre di chi ho incontrato nella mia vita pensando a ciò che mi ha trasmesso come uomo. Gianluca, un errore professionale è un incidente di percorso che non cambia quello che tutti noi che ti conosciamo pensiamo di te. Sempre a testa alta Gianluchino, persona perbene, educata e dal cuore buono”.