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Roma-Parma 2-1: niente Champions per i giallorossi

Serata indimenticabile per De Rossi che in un Olimpico tutto esaurito saluta i propri tifosi

All’Olimpico il match valido per la 38° e ultima giornata di campionato di serie A 2018-2019 tra Roma e Parma si conclude con una vittoria dei padroni di casa per 2-1.

Giallorossi in vantaggio nel primo tempo al 35′ con Pellegrini (conclusione deviata da Gagliolo). Pareggio del Parma all’86’ con l’ex Gervinho a cui Perotti risponde 3 minuti dopo all’89’.

Le formazioni

Roma

Claudio Ranieri, alla sua ultima partita con la Roma, decide di affidarsi a un 4-2-3-1 che vede Mirante in porta, Florenzi, Kolarov, Fazio, Juan Jesus (a sorpresa), Florenzi in difesa, Pellegrini e De Rossi in mediana, Pastore trequartista, El Shaarawy e Perotti esterni a supporto dell’unica punta Dzeko. Panchina per Zaniolo.

Parma

La squadra di D’Aversa, già matematicamente salva grazie al successo ottenuto contro la Fiorentina, presenta un 4-3-3 con Frattali tra i pali, Iacoponi, Alves, Gagliolo e Gobbi in difesa, Kucka, Stulac e Dezi a centrocampo, Ceravolo, Gervinho e Sprocati tridente offensivo. Inglese, Bastoni e Rigoni out.

Primo tempo

Il match si apre con un’occasione ghiotta per la Roma al 4′ di gioco quando Pastore, servito da un ottimo traversone di De Rossi, colpisce di testa, ma la palla termina di poco sul fondo.

Ritmi non altissimi per entrambe le squadre. Sono i padroni di casa a farsi maggiormente sentire e al 21′ Pastore cerca nuovamente il gol con una conclusione di sinistra ma Frattali difende bene il primo palo.

La prima vera occasione del match è sui piedi di Gervinho che al 24′ sfiora il vantaggio dopo un contropiede da manuale, ma trova un super Mirante pronto a bloccare in tuffo il suo tiro a giro.

Al 35′ la Roma va in vantaggio grazie a una conclusione dal limite di Pellegrini, su cui è decisiva la deviazione di Gagliolo. Un tiro forte e secco avvenuto al termine di una rocambolesca azione di gioco e una serie di passaggi confusi. Da segnalare anche il buon recupero da terra di Pastore. 1-0. L’Olimpico si accende. Per Pellegrini si tratta del 15° gol in serie A segnati a 15 squadre differenti.

Gli ultimi minuti vedono un un tentativo di Dzeko che Frattali riesce a bloccare a terra.

Il primo tempo si conclude 1-0 per la Roma, avanti grazie alla rete di Pellegrini, sporcata da Gagliolo. Mirante ha salvato il risultato con un’ottima parata su Gervinho.

Secondo tempo

Entrambe le squadre rientrano in campo senza cambiamenti da segnalare nelle proprie formazioni.

La Roma è subito pericolosa con Perotti che ci prova da una posizione non semplice con una conclusione mancina ma Frattali si fa trovare pronto.

I padroni di casa mostrano uno spirito diverso dal primo tempo, sono più combattivi e l’Olimpico risponde con grande partecipazione. Al 54′ Perotti va alla ricerca del doppio vantaggio con un destro da fuori area, ma il pallone termina di poco sopra la traversa.

Al 62′ Ranieri decide di sostituire Dzeko con Schick. L’attaccante bosniaco viene salutato con applausi, ma anche con fischi alla sua uscita dal campo.

All’81’ il tecnico giallorosso regala la standing ovation dei tifosi romanisti a De Rossi. Tutto lo stadio in piedi ad applaudire quel numero 16 che ha sempre preferito la Roma rispetto a qualsiasi altra destinazione, che ha collezionato in 18 anni 616 presenze, 63 gol e 3 trofei con i colori della sua squadra.

Passano pochi minuti e all’86’ il Parma trova il pareggio con Gervinho che, servito da Machin, solo davanti a Mirante non sbaglia. 1-1

Solamente 3 minuti dopo Perotti regala la vittoria ai padroni di casa con un colpo di testa su cross morbido di Under. 2-1.

Il match si conclude 2-1 per la Roma che conclude il campionato in sesta posizione a quota 66 punti; 14° posto in classifica per il Parma che ha totalizzato 41 punti.

Tabellino

ROMA-PARMA 2-1 (35′ Pellegrini, 86′ Gervinho, 89′ Perotti)

ROMA (4-2-3-1): Mirante; Florenzi, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Pellegrini, De Rossi (81′ Under); El Shaarawy, Pastore (57′ Cristante), Perotti; Dzeko (62′ Schick).

Allenatore: Ranieri

PARMA (4-3-3): Frattali; Iacoponi (79′ Gazzola), Bruno Alves, Gagliolo, Gobbi; Dezi, Stulac (66′ Machin), Kucka; Gervinho, Ceravolo, Sprocati.

Allenatore: D’Aversa

Ammoniti: Kucka, Perotti, Pellegrini

Arbitro: Mazzoleni

De Rossi

La serata è dedicata a De Rossi e alla festa per il suo addio alla Roma, non senza polemiche da parte dei tifosi che anche durante il match hanno manifestato il proprio disappunto nei confronti della società.

Stadio tutto esaurito per celebrare il numero 16 giallorosso, che ha salutato i propri tifosi con una lunga e commovente lettera. Questo il testo integrale riportato dal canale ufficiale di As Roma:

Che te ridi regazzi’?
So’ felice!
Perché sei felice?
C’ho la maglietta della Roma
Ma non è che è falsa?
Ma no, il numero l’ha cucito mia zia…
E se te dico che la indosserai più di seicento volte?
A me ne basterebbe una di partita.

Riguardando questa foto, che ormai conoscete tutti, mi rendo conto di quanto io sia stato fortunato, una fortuna mai data per scontata e per la quale non sarò mai abbastanza grato.
È stato un viaggio lungo, intenso, sempre accompagnato dall’amore per questa squadra.

Questa gratitudine non voglio lasciarla sospesa per aria, perché, mentre scrivo la parola grazie, non mi passano per la testa dei concetti astratti, ma dei ricordi e delle sensazioni, delle facce e delle voci.

Permettetemi di ringraziare tutta la Roma che ho conosciuto:

la famiglia Sensi, il presidente Pallotta.

Tutte le donne e gli uomini che hanno lavorato e lavorano a Trigoria.

Gli allenatori che mi hanno guidato, ognuno mi ha insegnato qualcosa di importante, nessuno escluso.

Gli staff medici che si sono presi cura di me; Damiano, senza il quale le mie presenze con questa maglia sarebbero state sicuramente meno.

I miei compagni, la parte più intima del mio lavoro: sono la mia famiglia. La quotidianità dello spogliatoio di Trigoria sarà quella che mi mancherà di più.

Bruno, che ha visto in me qualcosa di speciale e mi ha portato in questo fantastico settore giovanile. È lì che, una mattina di agosto, ho incontrato Simone e Mancio, che mi sono rimasti accanto finora e resteranno per tutta la vita.

Grazie a Davide, anche lui accanto a me per tutta la vita.

Grazie a Francesco. La fascia che ho indossato l’ho ricevuta dalle mani di un fratello, di un grande capitano e del calciatore più straordinario al quale io abbia mai visto indossare questa maglia. Non capita a tutti di giocare 16 anni accanto al proprio idolo. Riconsegno questa fascia, con rispetto, ad Alessandro. Un altro fratello che sono sicuro ne sia altrettanto degno.

Grazie a papà e mamma per avermi cresciuto trasmettendomi due valori che sono ogni giorno con me: non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso e dai una mano a chi è in difficoltà.

Grazie a Ostia, alla sua gente e al suo mare, che mi hanno svezzato da bambino, accompagnato da adolescente e riaccolto da adulto.

Grazie anche a chi mi ha sopportato e supportato tra le mura di casa: senza Gaia, Olivia e Noah e soprattutto Sarah sarei la metà dell’uomo che sono oggi.

Grazie ai tifosi della Roma, i miei tifosi. Mi permetto oggi di dire miei, perché l’amore che mi avete dato mi ha permesso di continuare ad essere in campo parte di voi. Siete stati la ragione per cui tante volte ho scelto di nuovo questa città. Domani sarà la seicentosedicesima volta in cui io considererò questa scelta, la scelta giusta.

Il 26 maggio di qualche anno fa abbiamo vissuto una giornata dopo la quale pensavamo di non poter tornare a sorridere. Lo pensai anche io, finché non vidi il tatuaggio di un tifoso con scritto “27 maggio 2013, eppure il vento soffia ancora”. Non so a chi appartenesse questo tatuaggio, ma so che il vento ricomincerà a soffiare anche da questo 27 maggio.

Mai come in questi giorni ho sentito il vostro affetto: mi ha travolto e mi ha riempito il cuore. Mai come in questi giorni vi ho visto così uniti per qualcosa. Ora, il regalo più grande che mi potete fare è mettere da parte la rabbia e tutti uniti ricominciare a soffiare per spingere l’unica cosa che ci sta a cuore, la cosa che viene prima di tutto e tutti, la Roma.

Nessun mai vi amerà più di me.

Arrivederci.
Daniele De Rossi

De Rossi

Per l’occasione è stata personalizzata in suo onore con un patch dedicato a lui.

maglia speciale in onore di De Rossi

Tanti gli striscioni per lui:

Eternamente nostro capitano

Nei giorni belli e in quelli tristi sei stato la bandiera dei veri romanisti

Con te lascio anch’io

omaggio della Curva Sud a De Rossi