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Serie A: rischio stop come in Francia?

«Sono molto scettico sulla ripresa della Serie A». Ad affermarlo è il viceministro della salute Pierpaolo Sileri ai microfoni di «Un giorno da pecora», programma di Radio 1. «Nell’interesse dei calciatori stessi, vedo la disputa di una partita come qualcosa di inverosimile. Non è una partita di tennis o una gara di Formula 1. C’è contatto fisico, il che potrebbe rappresentare un rischio di contagio. Sono preoccupato per la salute degli atleti», ha continuato Sileri.

Nel frattempo si attendono novità nei prossimi giorni sull’approvazione del protocollo di sicurezza varato dal comitato tecnico scientifico della Figc per limitare i rischi derivanti dalla pandemia. I pareri dal mondo del calcio, comunque, continuano ad essere contrastanti. Ciro Immobile, attuale capocannoniere della Serie A, si schiera con il pensiero della società laziale: «Non mi sembra giusto poter correre in un parco pubblico e non a Formello, dove abbiamo 6 campi che ci permettono di allenarci da soli. Non stiamo facendo polemica, vogliamo solamente capire il motivo per il quale non possiamo allenarci nel nostro centro sportivo. Vorremmo solo chiarezza, così da capire come muoverci».

Della stessa idea è anche l’allenatore della Roma, Paulo Fonseca: «Non capisco perché si possa correre in un parco pieno di persone e invece non ci si possa allenare a Trigoria, dove ci sono tutte le possibilità di lavorare in sicurezza. Nel nostro centro sportivo ci sono tre campi, gli atleti sarebbero molto più al sicuro lì che in un parco».

Il ministro dello Sport Spadafora, invece, ha affermato che il sentiero per riprendere la competizione, oggi, è sempre più stretto. Il problema non riguarda solo la salute dei calciatori, ma anche la loro forma fisica. Fermi da due mesi, è difficile pensare che possano ritrovare la necessaria condizione atletica per disputare una partita ogni tre giorni per terminare il campionato i primi di agosto.

Come affermato da Gianni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, ai microfoni di Kiss Kiss Napoli: «È difficile riprendere la Serie A. Anche in Francia si è fermato tutto. Si naviga a vista, a seconda di come vanno le cose riguardo la curva epidemiologica, si prendono le decisioni. L’unico paese europeo dove si potrebbe riprendere il campionato è la Germania. Lì l’emergenza sanitaria è stata controllata con grande efficenza».

Intanto, nelle ultime ore, il Presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, Damiano Tommasi, ha chiesto al ministro Spadafora di applicare il protocollo degli sport individuali anche al mondo del pallone. In questo modo i calciatori potrebbero iniziare ad allenarsi già da lunedì prossimo. Insomma, il calcio riparte? Oggi, più no che si. Domani chissà.