Le ultime ore non sono state particolarmente felici per la nazionale olimpica statunitense, in particolare per quanto riguarda la selezione delle velociste nell’atletica leggera. Gli Stati Uniti, in seguito a una sospensione per doping, perdono infatti la loro punta di diamante Sha’Carri Richardson. La velocista è recentemente risultata positiva al THC, una sostanza chimica contenuta nella marijuana.
Sha’Carri Richardson potrà competere a Tokyo 2020?
In seguito al risultato del test, Sha’Carri Richardson è stata immediatamente squalificata dalla gara dei 100 metri piani femminili. Tuttavia, secondo quanto riportato dalla CNN, la statunitense potrebbe comunque competere alle Olimpiadi in un’altra gara, come la 4×100 femminile. Richardson si è qualificata ai Giochi grazie alla sua prestazione nei Team Trials del 19 giugno 2019. In seguito al risultato del test, la federazione statunitense ha però annullato i successi ottenuti dalla velocista e revocato le medaglie vinte in quell’occasione.
Cosa ha detto Richardson a proposito della sospensione?
“Voglio prendermi la piena responsabilità delle mie azioni” . ha dichiarato Sha’Carri Richardson in un’intervista alla NBC – ” e sono ben consapevole di quello che ho fatto. Non sono autorizzata a fare cose simili e non voglio cercare scuse o suscitare empatia. Tutto quello che faccio è farina del mio sacco, niente steroidi, niente di niente. Questa sospensione è dovuta all’uso di marijuana. Una volta che la punizione sarà conclusa, sarò pronta per tornare a competere e dimostrare a qualsiasi agenzia antidoping quello che serve“.
A proposito dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020:
Sha’Carri Richardson: la velocista Americana vola a Tokio 2020;