Chi è stato il primo vero pioniere del kite surf? Ci sono ancora molti dubbi in merito. Non è facile rispondere a questa domanda, ma una cosa è certa: i fratelli Bruno e Dominique Leigagnoux hanno dato un impulso decisivo alla nascita di questo sport.
Vediamo chi erano questi due fratelli e come hanno inventato il primo aquilone. Bruno e Dominique hanno iniziato molto presto ad amare la vela, così tanto da diventare, a soli 10 anni, campioni juniores francesi nel 1979. Più tardi hanno iniziato navigare, guidati solo dalla loro passione, abbandonando le gare ufficiali e praticando windsurf nei mari bretoni. Il loro vero sogno era quello di fare il giro del mondo in barca a vela.
Dopo anni di avventure, nel 1983, in Senegal, hanno iniziato a progettare lo sviluppo di vele dal profilo piatto. Hanno comunque continuato a considerare il windsurf come principale fonte di ispirazione, in particolare una tipologia di vela brevettata dal bretone Roland Le Bai, che ricorda un mix tra una windsurf e un aquilone, la Birdsail. In seguito a vari tentativi, hanno dedotto che la problematica di questo prototipo era legata alla dimensione.
A questo punto i fratelli Leigagnoux si sono cimentati in un progetto veramente innovativo: un aquilone ad uso nautico. Nel 1984 hanno realizzato il primo modello, testandolo però con lo sci d’acqua, piuttosto che con una tavola, ritenendo quest’ultima difficile da usare. Dopo centinaia di prototipi e sci di ogni forma, nel 1989 la loro ala raggiunse una tale efficacia, stabilità e capacità di scivolare sull’acqua, da poter essere considerata un prodotto utilizzabile dai kiters.
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Negli anni successivi il kite surf ha preso piede a Maui, nota isola dell’arcipelago Hawaiano, e si è formata una vera e propria “kite-crew”, costituita da windsurfer e non. Tra i noti nomi ricordiamo Manu Bertin, Flash Austin, Eliot Leboe, Lou Wainnman, Rush Rande, Robby Naish, Pete Cabrinha, Fadi Issa, Dylan Gramfyre, Francesco Moretti, Mauricio Abreau e molti altri.
Possiamo dire che il kiteboarding è diventato uno sport acquatico “autonomo” intorno al 1997/98. In questi ultimi anni anche il wave-riding è diventato una disciplina autonoma, così che molti ex campioni del freestyle stanno esplorando con entusiasmo questo mondo.
Cosa succederà in futuro? Nessuno può dirlo. Riguardo alla progettazione di tavole e aquiloni molto è stato fatto, ma è un settore in continua evoluzione…vedremo!