Il francese si aggiudica l’edizione numero 13 della classica senese, precedendo il danese dell’Astana e l’olandese della Jumbo Visma
Il percorso
La 13esima edizione delle Strade Bianche inizia in maniera ordinata, con il gruppo che supera in modo compatto i primi due tratti di sterrato. Solo al km 34 arriva il primo tentativo di fuga, un gruppetto composto da Diego Rosa, Nico Denz, Laurent Vincent e Alexandre Geniez. I quattro guadagnano in poco tempo quasi 4′, ma grazie al lavoro della Barhain Merida di Vincenzo Nibali, il plotone riduce il distacco
Davanti intanto perde terreno Geniez, attardatosi a causa di una foratura, seguito poco dopo da Vincent che perde le ruote di Rosa e Denz poco prima del passaggio al 100esimo km. Restano quindi in due in avanscoperta, con un vantaggio che sia aggiro intorno ai 3′
Dal gruppo però escono altri due corridori (Juregui e Tratnik) mentre la coppa di testa scoppia quando Diego Rosa stacca uno sfinito Nico Denz. In poco tempo il gruppo, tirato dalla Quick Step e dalla Mitchelton Scott, riassorbe quasi tutti i fuggitivi ad eccezione di Diego Rosa, che resta da solo con quasi 2′ di margine
Ma è sul Monte Sante Marie che esplode la corsa: il plotone si spezza, e un gruppetto si lancia all’inseguimento di Rosa, a cui resta a questo punto meno di 1′. I contrattaccanti sono: Benoot, Wellens, Fuglsang, Lutsenko, Schachmann, Van Avermaet, Stybar, Alaphilippe, Lampaert, Bettiol, Clarke, Seigle, Van Aert, Power e Skujins. Ancora una volta è la Quick Step a riuscire ad interpretare meglio l’andamento della corsa, e ad infilare nel gruppo di coloro che si giocheranno la vittoria ben 3 ciclisti (Alaphilippe, Stybar e Lampaert). Proprio il campione belga si sacrifica, mettendosi a lavorare in testa per i compagni di squadra. Intanto Nibali è nel secondo gruppo, con Durbridge, Kung, Moscon e Thomas, a oltre 30″ dai primi inseguitori del piemontese della Sky
Quando al traguardo mancano 36 km, Rosa viene recuperato, mentre dal primo gruppo inseguitore tentano la rimonta Schachmann e Kuznetsov. Ma l’apparente calma viene interrotta dal tratto sterrato di Colle Pinzuto: sono in tre a lanciarsi all’attacco (Jacob Fulgsang, Julian Alaphilippe, e Van Aert) mentre i corridori si dirigono verso l’ultimo e decisivo tratto in sterrato delle Tolfe. L’olandese della Jumbo intanto perde le ruote dei compagni di fuga, perdendo una quarantina di secondi, mentre gli inseguitori a 10 km dal traguardo hanno più di 1′ di svantaggio, e alzano bandiera bianca
Mentre davanti Jacob Fulgsang tenta di scrollarsi di dosso Julian Alaphilippe, temendo di perdere in un eventuale volata a due, Van Aert rintuzza i due, ma il francese della Quick Step tenta un allungo in maniera non troppo convinta. Grazie ad uno sforzo encomiabile, il ciclista della Jumbo rimonta sui due battistrada, ma paga nel finale, venendo staccato sullo strappo conclusivo dal danese dell’Astana e dal francese della Quick Step. Sono questi due a giocarsi il successo alle Strade Bianche 2019. Fulgsang sembra averne di più, e quando la strada comincia a salire tenta di anticipare Alaphilippe. Ma il francese ne ha più di tutti: raggiunge il compagno di fuga e lo stacca a poche centinaia di metri dal traguardo di Siena. Terzo un generosissimo Van Aert, quarto l’altro Quick Step Zdenek Stybar. Quinto Benoot e sesto Van Avermaet