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Barcellona nel caos, Suarez: “Se non mi vogliono, me lo dicano”

Acque sempre agitate al Barcellona. Non è bastato l’ arrivo di Koeman sulla panchina dei blaugrana per riportare un po’ di serenità all’interno del club. Dopo Pique’ e Messi, anche Suarez alza la voce, infastidito dalle voci di mercato che lo vogliono con le valigie in mano.

Intervistato dal quotidiano El Pais, l’attaccante uruguaiano non ci sta: “Si parla di alcuni nomi che ha fatto il presidente, di alcuni cambiamenti, ma nessuno è venuto a dirmi che vogliono fare a meno di me. Se questa è la volontà del club, sarebbe bello che i rappresentanti del club venissero a dirmelo tranquillamente. Sono qui da sei anni, abbastanza a lungo da poter dire quello che penso”.

Suarez vorrebbe restare anche senza un ruolo da protagonista: “Accetterei di non avere il posto assicurato, la competizione fa sempre bene e se l’allenatore ritiene che debba partire dalla panchina non avrei problemi. Penso di poter dare ancora tanto al Barcellona. Mi piacerebbe restare nel momento in cui posso dare il mio contributo. Se ho parlato con Koeman? Non ancora”.

Poi è tornato a parlare della distatta contro il Bayern Monaco: “Siamo stati tutti responsabili, è andato tutto storto. Il Bayern era più in forma e si è adattato meglio al format particolare di questa competizione. Non sappiamo in una sola gara, con una da giocare al Camp Nou, come sarebbe andata”.

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Infine lancio un monito al Barcellona che sta attuando una vera rivoluzione: “In questo momento manca la coerenza, la pazienza e la memoria. Quando il Real Madrid perse contro l’ Ajax mi ricordo che volevano mandare via Kroos e Modric, che oggi sono tornati fenomeni. È un peccato perché è sempre cosi, le persone hanno opinioni su tutto e posdono giudicare molto facilmente: quello che è bianco oggi, domani è nero o viceversa. Quando mancono le conoscenze o gli argomenti per spiegare le cose in profondità, di solito si prende una ragione facile e semplice, ma il calcio è più complesso”.