Il 6 maggio 1906 è una data per certi versi storica per il mondo delle corse automobilistiche. In questo giorno, infatti, prende il via la prima edizione della Targa Florio, ancora oggi definita una delle più antiche competizioni motoristiche di sempre. Il torneo porta il nome del suo fondatore, Vincenzo Florio, giovane imprenditore palermitano da sempre appassionato di automobili. L’idea gli balena nella mente già nel 1904, quando prende parte alla Coppa Florio organizzata a Brescia.
L’anno seguente ne parla e si confronta con il suo amico Henry Desgrange, a quei tempi direttore di L’Auto, noto quotidiano di Parigi. Quest’ultimo si mostra piuttosto perplesso, ritenendo che non sia per niente facile istituire una vera e propria corsa di autovetture in Sicilia. Nonostante ciò, il giovane Florio con grande impegno e forza di volontà riesce ad organizzare la gara, il cui debutto avviene ufficialmente di domenica, ossia il 6 maggio 1906. Da quel momento, a parte alcune interruzioni per cause di forza maggiore (come ad esempio durante la Seconda Guerra Mondiale) la disfida siciliana è andata avanti con continuità e con un numero sempre maggiore di partecipanti.
Il primo circuito del 1906 misura poco più di 146 chilometri e comprende innanzitutto il rettifilo di Buonfornello. Inoltre attraversa anche le due Petralie, Geraci, Castelbuono e Isnello. Il grande riscontro di pubblico e concorrenti fatto segnare dalla prima edizione della Targa Florio garantisce al suo ideatore anche la conferma per l’anno seguente, avviandosi così a diventare una delle competizioni leggendarie dell’automobilismo italiano, alla pari della Mille Miglia. A più di 100 anni di distanza dalla sua nascita, la corsa anche se non fa più parte del novero delle manifestazioni sportive, viene comunque omaggiata e celebrata come sfilata di auto d’epoca.
Targa Florio: il racconto della prima edizione del 6 maggio 1906
Domenica 6 maggio 1906 prese dunque il via la prima Targa Florio, accolta dal suono e dalle note di due bande musicali che si trovavano presso le tribune che erano state installate per l’occasione lungo il rettilineo di Buonfornello, tra i Comuni di Campofelice di Roccella e Termini Imerese. Il via venne dato alle 6 del mattino, quando scattarono le dieci vetture partecipanti, pronte a percorrere per tre volte il circuito siciliano.
Al momento della partenza, il più applaudito dal nutrito pubblico siciliano che si era riversato lungo le strade del tracciato, fu Vincenzo Lancia su Fiat. Al torneo erano attese almeno 17 macchine, ma sette automobili transalpine non poterono raggiungere la Sicilia perché, a causa di un inatteso sciopero, erano rimaste bloccate tra Marsiglia e Genova.
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Di fronte agli spettatori vestiti a festa e con grande eleganza, il colpo di cannone e gli squilli di tromba salutarono al traguardo il primo vincitore della Targa Florio, Alessandro Cagno, alla guida della sua Itala che completò il circuito in nove ore e mezza circa. Alle sue spalle giunse l’altra Itala di Graziani, mentre sul terzo gradino del podio salì Bablot che pilotava una Berliet. Invece, facendo un salto in avanti fino al 1977, gli ultimi trionfatori della corsa quand’era ancora una manifestazione sportiva vera e propria, sono stati gli italiani Raffaele Restivo e Alfonso Merendino su Chevron.