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Tirreno-Adriatico 2019: un infinito Lutsenko vince dopo essere caduto due volte

Il kazako dell’Astana vince la volata ridotta contro Adam Yates, Primoz Roglic e Jakob Fulgsang dopo essere caduto per due volte in discesa

Tappa 4: Foligno-Fossombrone (221 km)

Uno strepitoso Alexey Lutsenko vince la quarta tappa della Tirreno Adriatico 2019, bruciando nella salita finale Primoz Roglic, Jakob Fulgsang e la maglia azzurra Adam Yates. Successo ancor più importante visto il modo in cui è arrivato, con il kazako caduto per ben due volte lungo l’ultima discesa di giornata

Il percorso da Foligno a Fossombrone sembra perfetto per vedere arrivare finalmente una fuga. E sono in molti a tentare l’attacco sin dalle prime fasi di corsa. Dopo una serie di scatti e controscatti, il plotone lascia partire un gruppetto di 10 corridori, formato da: Nans Peters (Ag2r La Mondiale), Mirco Maestri(Bardiani-CSF), Marcus Burghardt (Bora-hansgrohe), Joey Rosskopf (CCC Team), Krists Neilands (Israel Cycling Academy), Luis Mas (Movistar), Giovanni Visconti (Neri-Selle Italia), Jenthe Biermans (Katusha-Alpecin), Rob Power (Team Sunweb) e Jasper Stuyven (Trek-Segafredo)

Se inizialmente questi 10 riescono ad accumulare un buon vantaggio (circa 10′), nella seconda parte di tappa sono gli Astana a spegnere i loro sogni di gloria, mettendosi a tirare in maniera forsennata a riassorbendo i fuggitivi già ai 38 dall’arrivo

Con il gruppo compatto, la squadra kazaka tenta così di capitalizzare il lavoro di una giornata intera, ed è a questo punto che Alexey Lutsenko rompe gli indugi, partendo sul GPM dei Cappuccini, e portandosi dietro solo altri 5 corridori: Primoz Roglic (Jumbo-Visma), Adam Yates (Mitchelton-Scott), Simon Clarke (Education First), Davide Formolo (Bora-hansgrohe) e Julian Alaphilippe (Deceuninck-QuickStep), principalmente per colpa della presenza di un ottimo Jakob Fuglsang (Astana)

Ma il kazako ne ha di più, stacca gli altri ciclisti e parte da solo verso il traguardo di Fossombrone, sfruttando anche il mancato accordo tra gli inseguitori. Quando però sembra vicina una scontata vittoria del corridore dell’Astana, la situazione cambia di nuovo: mentre Lutsenko comincia a sentire la fatica, nel gruppo inseguitori c’è il contrattacco di Primoz Roglig. Questa volta restano dietro al vincitore dell’UAE Tour i soli Jakob Fulgsang e Adam Yates, la maglia azzurra

Lungo l’ultima discesa di giornata però succede di tutto: Lutsenko cade per ben due volte, mentre i tre inseguitori trovano l’accordo che gli permette di rientrare sul kazako ad appena 900m dal traguardo. Ma non finiscono qui le sorprese di una tappa veramente pazza: nonostante le cadute infatti, Alexey Lutsenko parte a pochi metri dall’arrivo, bruciando la maglia azzurra di Adam Yates e gli altri compagni di fuga, Primoz Roglic e Jakob Fulgsang