Dopo l’avvincente 24 ore di Les Mans, andata in onda lo scorso giugno, torna il campionato WEC – World Endurance Championshin con il terzo appuntamento stagionale. Questa volta in campioni di tutto il mondo si sono spostati in Inghilterra,per prendere parte alla 6 ore di Silverstone. Dopo le qualifiche del sabato, che hanno visto protagonista una Toyota imprendibile nella classe LMP1, la gara si è accesa a partire dal pomeriggio di domenica. A scattare dalla prima piazzola è stata la vettura numero 7 di Conway, Kobayashi e Lopez mentre dalla seconda posizione sono partiti gli altri uomini Toyota, vincitori della 24 ore di Les Mans: Buemi, Nakajima e Alonso. Non sorprende quindi che anche questa sfida della WEC sia stata dominata dalla casa giapponese che ha chiuso senza difficoltà la giornata con la terza bellissima doppietta. Al primo posto però si sono classificati i piloti della vettura numero 8, che scattava seconda, regalando a Fernando Alonso la terza vittoria su tre partecipazioni nel campionato Endurance. Una bella prestazione per il pilota spagnolo che ha da poco annunciato la decisione di non restare in Formula 1 per la stagione 2019, accogliendo sfide motoristiche sempre diverse. Dopo qualche problema iniziale, causato dalle alte prestazioni della LMP1 gemella, Buemi, Nakajima e Alonso si sono andati a prendere la prima posizione grazie soprattutto a un errore di Kobayashi durante l’ultima ora e senza difficoltà hanno chiuso sul gradino più alto del podio la loro 6 ore di Silverstone.
Ma la competitività del campionato Endurance sta nell’estrema varietà delle categorie in gara, se in LMP1 non ci sono possibilità di vittoria per gli avversari della Toyota la vera sfida si è consumata in LMP2, GTE pro e GTE amatori.
A dominare la categoria di LMP2 è stata Jackie Chan DC Racing anche qui con una solida doppietta nella propria categoria: dopo la pole realizzata da Jaafar-Tan-Jeffri, la gara di domenica ha sorriso al trio Tung-Aubry-Richelmi che si è posizionato davanti ai compagni. Si poteva sperare in un combattimento serrato con l’Alpine Signatech di Lapierre-Negrao-Thiriet ma il team TDS ha dovuto fare i conti con non poca sfortuna dopo qualche problema tecnico e una foratura.
La vera sorpresa di questa 6 ore è arrivata nella categoria WEC: i papabili vincitori dovevano infatti essere gli uomini di casa Ford o di casa Aston Martin ma a spuntare la vittoria è stata la Ferrari 488 della AF Corse con una strategia perfetta e una grande guida da parte di Pierguidi e Calado.
A vincere nell’ultima categoria in gara, la GTE amatori è stata, senza grandi difficoltà, la Porsche guidata dal trio Ried-Andlauer-Campbell della Dempsey-Proton Racing.
Prossimo attesissimo appuntamento è quello della 6 ore di Fuji, programmata per il prossimo 21 ottobre.
QUALIFICHE 6 ORE DI SILVERSTONE:
1. fila
Conway-Kobayashi-Lopez (Toyota TS050 Hybrid) – Toyota – 1’36″895
Buemi-Nakajima-Alonso (Toyota TS050-Hybrid) – Toyota – 1’37″306
2. fila
Aleshin-Petrov-Button (BR1-AER) – SMP – 1’38″932
Sarrazin-Orudzhev (BR1-AER) – SMP – 1’39″070
3. fila
Beche-Laurent-Menezes (Rebellion R13-Gibson) – Rebellion – 1’39″247
Jani-Lotterer-Senna (Rebellion R13-Gibson) – Rebellion – 1’39″613
4. fila
Hedman-Hanley-Van der Zande (BR1-Gibson) – Dragonspeed – 1’41″412
Webb-Binder (Enso CLM-Nismo) – ByKolles – 1’41″839
5. fila
Jaafar-Tan-Jeffri (Oreca 07-Gibson) – DC Racing – 1’44″896
Tung-Aubry-Richelmi (Oreca 07-Gibson) – DC Racing – 1’45″083
6. fila
Lapierre-Negrao-Thiriet (Alpine A470-Gibson) – Signatech – 1’46″370
Perrodo-Vaxiviere-Duval (Oreca 07-Gibson) – TDS – 1’47″048
7. filag
VanEerd-VanderGarde-DeVries (Dallara P217-Gibson) – Nederland – 1’47″107
Gonzalez-Maldonado-Davidson (Oreca 07-Gibson) – Dragonspeed – 1’47″270
8. fila
Creed-Ricci-Mori (Ligier JSP217-Gibson) – Larbre – 1’49″489
Mucke-Pla (Ford GT) – Ganassi – 1’55″727
9. fila
Lynn-Martin (Aston Martin Vantage) – Aston Martin – 1’55″805
Sorensen-Thiim (Aston Martin Vantage) – Aston Martin – 1’56″103
10. fila
Priaulx-Tincknell (Ford GT) – Ganassi – 1’56″204
Christensen-Estre (Porsche 911) – Porsche – 1’56″446
11. fila
Rigon-Bird (Ferrari 488) – AF Corse – 1’56″510
Farfus-Da Costa (BMW M6) – MTEK – 1’56″731
12. fila
Tomczyk-Catsburg (BMW M6) – MTEK – 1’56″992
Pierguidi-Calado (Ferrari 488) – AF Corse – 1’57″105
13. fila
Lietz-Bruni (Porsche 911) – Porsche – 1’57″151
Bergmeister-Lindsey-Perfetti (Porsche 911) – Project 1 – 1’59″001
14. fila
Ried-Andlauer-Campbell (Porsche 911) – Dempsey/Proton – 1’59″203
Yoluc-Adam-Eastwood (Aston Martin Vantage) – TF Sport – 1’59″275
15. fila
Dalla Lana-Lamy-Lauda (Aston Martin Vantage) – Aston Martin – 1’59″338
Roda-Roda-Cairoli (Porsche 911) – Dempsey/Proton – 1’59″757
16. fila
Flohr-Castellacci-Fisichella (Ferrari 488) – Spirit of Race – 1’59″809
Ishikawa-Beretta-Cheever (Ferrari 488) – MR Racing – 2’00″003
17. fila
Mok-Sawa-Griffin (Ferrari 488) – Clearwater – 2’00″118
Wainwright-Barker-Davison (Porsche 911) – Gulf – 2’00″221