Finisce con il mondiale 2018 il connubio tra Kimi Raikkonen, pilota finlandese campione del mondo nel 2007, e la Scuderia Ferrari.
The ice man, celebre soprannome nel pilota poco loquace ma amatissimo dai fans, sembrava pronto a chiudere la sua carriera con la Rossa che nel 2007 gli ha regalato il titolo mondiale ma, come sta succedendo spesso in questo pazzo mercato piloti, il finlandese ha sorpreso tutti con un contratto biennale nella scuderia Sauber-Alfa Romeo.
Si era parlato molto del suo futuro, viste le tante indiscrezioni sull’arrivo a Maranello del rampollo del Cavallino Charles Leclerc, ma la possibilità di uno scambio tra i due non sembrava essere plausibile. Molto più quotato era il suo ritiro, considerati anche i suoi quasi trentanove anni, la maggior parte dei quali passati tra i circuiti di tutto il mondo.
È stato però proprio Raikkonen a ufficializzare il passaggio, con un post Instagram in cui si dice felice di tornare proprio dove tutto è cominciato, con il suo debutto in Formula 1 nel 2001. Tutto fa quindi pensare che Raikkonen, al contrario dell’ex compagno di squadra Fernando Alonso che lascerà la Formula 1 a fine stagione, non sia ancora pronto per salutare i paddock e che il passaggio a una scuderia meno competitiva sia la soluzione adatta per non rinunciare alla F1 e continuare a divertirsi in pista.
Dopo l’annuncio del passaggio in Sauber manca solo l’ufficialità Ferrari per confermare che, nella stagione 2019, vedremo il monegasco Charles Leclerc al fianco del quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel: una decisione che come sempre dividerà la maggior parte dei tifosi, legati al valore di Raikkonen ma anche curiosi di vedere in azione il talento di una giovanissima promessa. La notizia, arrivata come un fulmine a ciel sereno, ribalta nuovamente le logiche del mercato piloti della prossima stagione: al fianco di Raikkonen potremmo infatti rivedere Marcus Ericsson, attuale pilota Sauber, ma anche Antonio Giovinazzi, promessa italiana.
Non resta quindi che aspettare il fine settimana, quando i piloti scenderanno in pista nel Gran Premio di Singapore, per sentire commenti e reazioni dei diretti interessati ma anche dei colleghi nei paddock.