Louisville (situata nello stato del Kentucky), è la città natale di D’Angelo Russell. Nato il 23 Febbraio 1996 da Antonio Russell e Keisha Rowe, inizia a giocare a basket a cinque anni, coltivando così la passione per la palla a spicchi fin da bambino. Nel 2010, all’età di 14 anni, Russell si iscrive alla Central High School (high school dello stesso Bluegrass State), trasferendosi però dopo un unico anno nella prestigiosa Montverde Academy (high school della Florida). Nello Stato del Sole Splendente, D’Angelo si fa notare grazie alle medie di 19.3 punti, 4.7 assist e 3.6 rimbalzi, riuscendo anche a vincere il titolo statale nel 2014 e venendo nominato per il McDonald’s All-American Game. Dopo i tre anni in Florida, Russell riceve molte offerte da prestigiosi college come Louisville e North Carolina (quest’ultima pluricampione della NCAA), ma il playmaker di Louisville sceglie di giocare per la squadra dell’Università dell’Ohio.
Giunto nello stato che ha dato i natali ad All-Star NBA del calibro di Lebron James e Stephen Curry, il 21 gennaio 2015 registra il suo career-high di 33 punti nella vittoria contro i Northwest University. L’8 febbraio mette a referto la prima tripla doppia della sua carriera cestistica con 23 punti, 11 rimbalzi e 11 assist (diventando la prima matricola dell’Ohio a realizzare una tripla doppia). In 35 partite tiene una media di 19.3 punti, 5.7 assist, 5.0 rimbalzi e 1.6 palle recuperate, venendo anche inserito nel quintetto titolare dell’intera manifestazione. Conscio di aver raggiunto traguardi tali da meritarsi l’attenzione di molte franchigie, il 22 aprile 2015 si dichiara eleggibile al Draft NBA 2015.
Nel Draft Nba 2015, svoltosi alla Barclays Center Arena di Brooklyn, D’Angelo Russell viene selezionato come seconda scelta assoluta dai Los Angeles Lakers (battuto dal rivale della NCAA Karl-Anthony Towns). Calca per la prima volta il campo che fu di leggende del calibro di Shaquille O’Neal, Wilt Chamberlain, Kareem Abdul-Jabbar, Magic Johnson ed il più recente Kobe Bryant, nella Summer League NBA, mantenendo medie di 11.8 punti e 5.2 rimbalzi. Il debutto ufficiale arriva il 29 ottobre contro i Minnesota Timberwolves della prima scelta assoluta Towns. Russell mette a referto solamente 4 punti e 3 assist, vedendosi costretto ad inginocchiarsi di fronte ai 14 punti, 12 rimbalzi e 1 assist del rivale, che regala la vittoria per 112-111 ai Lupi di Minneapolis. Il 4 dicembre registra la sua prima doppia doppia con 16 punti e 10 rimbalzi nella sconfitta per 100-87 contro gli Atlanta Hawks. Grazie ai suoi risultati viene convocato alla Rising Stars Challenge, segnando 22 punti e 7 assist. Considerata l’età e la pochissima esperienza nella lega nordamericana, i 13.2 punti, 3.4 rimbalzi e 3.3 assist di media possono considerarsi buoni per D’Angelo, ma i Lakers terminano la stagione con un massacrante record di 17-65. Ritiratosi Kobe Bryant, il roster dei californiani resta senza un leader. Quel ruolo vacante potrebbe essere preso proprio da Russell che, inizialmente, agisce da vera guida per i Lakers. Dopo aver realizzato il suo career-high di 40 punti nella sconfitta per 125-120 contro i Cleveland Cavaliers di Lebron James, Magic Johnson diventa General Manager della compagine gialloviola, sparigliando le carte e proponendo DLoading (soprannome datogli dai tifosi di Los Angeles proprio per la sua incapacità ad esplodere definitivamente), a tutte le franchigie NBA
Il 21 giugno 2017 viene ceduto insieme a Timofey Mozgov ai Brooklyn Nets, in cambio i Lakers avrebbero ricevuto Brook Lopez ed una 27esima scelta al Draft successivo. Dopo un ottimo inizio di stagione, Russell dichiara di essere finalmente a casa e, libero dalle soffocanti pressioni di tifosi e giornalisti, può finalmente considerare la sua carriera NBA realmente iniziata. Il tatuaggio sul braccio sinistro N:OW , sta a significare proprio che il suo processo di “Loading” è finalmente concluso e adesso può dimostrare veramente di che pasta è fatto. Nella sua prima stagione ai Nets non riesce a battere il career-high di 40 punti (andandoci vicino più volte), e termina la stagione 2017-18 con 15.5 punti, 5.2 assist e 3.9 rimbalzi. Quest’anno Russell è ormai diventato il punto cardine della squadra di coach Kenny Atkinson, mantenendo medie di 18.2 punti, 6.3 assist e 3.7 rimbalzi. La squadra di Brooklyn, con un record di 20-21, resta salda al 6° posto nella Eastern Conference e, considerato il livello di Milwaukee Bucks, Toronto Raptors, Indiana Pacers, Philadelphia 76ers e Boston Celtics, può considerarsi soddisfatta del suo rendimento ma rimane conscia del fatto di dover ancora lottare per assicurarsi matematicamente i Playoff.