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Atalanta, il Presidente Percassi al veleno sull’arbitraggio: “In Europa c’è sudditanza”

La partita di Champions League contro il Real Madrid ha lasciato in dote una lunga serie di polemiche in casa Atalanta: se il primo a scagliarsi contro l’arbitraggio è stato il tecnico Gian Piero Gasperini, ora tocca al Presidente Antonio Percassi. L’oggetto delle critiche è il direttore di gara Stieler, reo di aver espulso dopo una manciata di minuti il centrocampista Freuler in maniera alquanto discutibile. Questo episodio può aver compromesso in maniera dirompente l’avventura europea degli orobici, poiché dopo lo 0-1 interno servirà una vera e propria impresa in quel di Madrid.

Cosa ha detto il Presidente Antonio Percassi?

Il vertice societario atalantino Antonio Percassi ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, nella quale più volte è tornato sull’argomento incriminato. Il Presidente non le ha mandate a dire nei confronti della terna arbitrale, parlando di ‘sudditanza psicologica’ a favore delle big nelle competizioni europee. Ecco un estratto delle sue parole:

Atalanta defraudata – “È stato uno shock, mi sono venuti i brividi: troppo assurdo, una partita rovinata così. Ho pensato: “Non è vero, avrà sbagliato a tirare fuori il cartellino”. Che la Var potesse o no, credo che tutti abbiamo pensato che lo richiamasse: almeno l’incertezza di andare a rivedere l’azione. Invece niente, come se quel rosso fosse scontato. Dopo appena un quarto d’ora di una partita così importante, con tutto il mondo che ti sta guardando. Io potevo solo guardarmi intorno: tutti sconcertati, facce quasi imbarazzate. Ecco, è stato imbarazzante: un torto gravissimo”.

Anche lo stesso Real Madrid è rimasto meravigliato dall’espulsione di Freuler ? – “Le posso dire l’impressione chiarissima che mi è rimasta addosso di tutta la situazione: soggezione. E il risultato conseguente: è stata strafavorita la squadra più importante, sulla carta e per la storia. Che poi, dire impressione è sbagliato. Il termine impressione può andar bene se c’è un solo episodio dubbio: io, da quanti ce sono stati, me li sono dovuti appuntare per non rischiare di dimenticarne qualcuno”.

Gli episodi incriminati – “Fallo di Nacho su Maehle e di Modric su Pessina: da giallo entrambi, e niente. Mani di Luca Vazquez: da giallo, e niente. E Casemiro? L’arbitro stava tirando fuori il giallo, si è ricordato che era già ammonito e ha rimesso la mano in tasca, dicendogli non so cosa. Uno dei nostri avrebbe preso il rosso, al cento per cento. Giustamente, aggiungo”.

Esiste sudditanza in Europa ? – “Vedendo la partita, direi senz’altro di sì. Impossibile assistere a certi errori, altrimenti. Impossibile schierarsi in questo modo: tutto contro l’Atalanta, sempre. O sei inadeguato, impreparato per una partita di Champions, oppure hai soggezione”.

Speranze per il ritorno a Madrid – “Mi resta la straordinaria capacità dell’Atalanta di giocare una partita non “sua”. Prima dell’espulsione, penso a quell’occasione di testa di Gosens, si vedeva che poteva venir fuori una sfida interessante. Dopo, è stata un’altra partita, e questo è uno dei miei rimpianti: in undici contro undici sarebbe stato più chiaro il livello a cui potevamo giocarla. Poi magari la perdi e ci sta, ci mancherebbe. Ma sarebbe stata una sfida bella da vedere. Peccato non sia finita a 5’ dalla fine. Una partita a Madrid è sempre complicata. Ora non ci resta che provare a vincere, ma di questo è giusto che parli Gasperini”.


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