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Babe Ruth, l’asso del baseball colpisce ancora: maglia venduta all’asta per 5 mln di dollari

Babe Ruth il grande campione di baseball americano attivo fra gli anni ’20-’30 continua ad essere una leggenda dello sport. In questi giorni, infatti, dagli Stati Uniti è giunta notizia dell’ennesimo record ascritto al nome del fuoriclasse di Baltimora, giacché una sua maglia indossata tra il 1928 e il 1930 è stata battuta all’asta per la vertiginosa somma di 5,64 milioni di dollari.

Hunt Auctions, colui che ha gestito la vendita all’incanto di sabato 15 giugno, ha dichiarato che con questa cifra Babe Ruth ha ottenuto l’ennesimo primato per il cimelio sportivo ceduto al costo più alto di sempre. Il precedente era ancora a favore dell’asso del baseball, infatti un’altra sua casacca, risalente al 1920, era stata battuta per 4,41 milioni di dollari. L’evento si è tenuto nella storica e suggestiva cornice dello Yankee Stadium, meglio noto tra i tifosi come «Il vecchio tempio». La maglia della squadra newyorkese faceva parte di una preziosa collezione custodita fino ad oggi dai familiari di «The Babe», i quali hanno deciso di metterli in vendita. La nipote del campione, Linda Ruth Tosetti, ha fatto sapere che una parte dell’incasso verrà devoluta in beneficenza.

Babe Ruth: l’uomo dei record del baseball americano.

Ricordiamo che Babe Ruth ha conquistato nella sua brillante carriera ben 7 World Series. La sua esperienza nel baseball iniziò come lanciatore mancino per la formazione dei Boston Red Sox, ma i successi più importanti li ottenne proprio quando militò per i New York Yankees. Sul campo ottenne numerosi e ragguardevoli record, tra i quali ricordiamo quelli assoluti in fuoricampo (714), i punti battuti a casa (2.213), le basi su ball (2.062) i media bombardieri (.6.897) e, per non farsi mancare nulla, anche gli on-base plus slugging (1.164). Per gli statunitensi il fuoriclasse è ancora oggi uno dei grandi nomi del mondo sportivo americano, nonché il giocatore più forte di baseball che sia mai esistito. Insomma, una sorta di Pelè o Maradona, per far capire l’importanza che riveste questo talento assoluto del mondo dello sport.

Babe Ruth e la leggendaria «Maledizione del Bambino»

Oltre ai grandi risultati ottenuti sul campo e agli innumerevoli record battuti in carriera, Babe Ruth è passato alla storia anche per una curiosa leggenda legata al suo nome. Si tratta della cosiddetta «Maledizione del Bambino» ed è una sorta di luogo comune diffusosi in realtà piuttosto tardi, intorno agli anni ’90, per spiegare in qualche modo i diversi anni in cui i Boston Red Sox non sono più riusciti ad affermarsi nella World Series. Il tabù si spezzò soltanto nel 2004, quando la compagine di Boston tornò a vincere un torneo dopo ben 86 anni di digiuno (dal 1918 al 2004).

Stando alla leggenda, la maledizione si abbatté sui Red Sox a partire dal 1920 (dunque due anni dopo rispetto al periodo reale di digiuno di vittorie), quando si consumò la cessione di Babe Ruth (soprannominato proprio «The Babe») agli storici rivali dei New York Yankees. Fino a quel momento, infatti, la franchigia in cui aveva giocato il campione aveva conquistato ben 5 World Series e lo stesso numero di campionati dell’American League. Tuttavia, proprio dopo l’addio al fuoriclasse di Baltimora, la compagine di Boston smise di trionfare, mentre proprio gli avversari di New York si affermarono come una delle realtà più vincenti nella storia del baseball americano.

Babe Ruth: cos’è la Maledizione del Bambino.

I tifosi dei Red Sox hanno dovuto aspettare quasi 90 anni per vedere infrangersi la «Maledizione del Bambino», quando nel 2004 riuscirono a tornare in vetta alla World Series superando in finale i St.Louis Cardinals con un rotondo 4-0. Da quel momento arrivarono altri importanti trionfi nel 2007, 2013 e l’ultimo proprio di recente, nel 2018.

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