La prima stagione dell’ex Patriots con i Buccaneers è stata particolarmente fruttuosa per entrambe le parti e ha contribuito a riportare il Vince Lombardi Trophy a Tampa, in seguito al Super Bowl vinto contro i Kansas City Chiefs. A poco più di un mese di distanza dalla vittoria del campionato, Tom Brady accetta l’estensione di contratto propostagli dalla società. Il quarterback resterà con i Bucs fino al 2022, esaudendo il suo desiderio di calcare i campi da football anche dopo aver superato i 45 anni.
Cosa ha spinto Brady ad accettare l’estensione del contratto?
Tom Brady non ha nessuna intenzione di ritirarsi dal football giocato, almeno per il momento. Nell’ultima stagione è parso ancora parecchio in forma e la sua aspirazione è di giocare anche dopo aver superato i 45 anni di età. Grazie alla nuova estensione di contratto, della durata di un anno, Brady resterà a Tampa fino al 2022. L’ipotesi di un prolungamento era stata già presa in considerazione, dal General Manager Jason Licht, subito dopo la vittoria del Super Bowl LV. I Bucs erano, infatti, intenzionati a trattenere il loro nuovo leader per un anno extra. L’accordo, ora, ha preso forma e Brady non ha preteso alcun aumento salariale. Al contratto di due anni, inizialmente firmato dal quarterback, è solamente stato aggiunto l’anno extra di prolungamento.
Vantaggi per entrambe le parti
Brady rimanda, dunque, l’appuntamento con il suo ritiro e i Buccaneers riescono a trattenere il loro leader ancora per qualche anno. La nuova estensione proposta al quarterback, inoltre, porta dei vantaggi anche in ottica salary cap. Lo spazio salariale a disposizione per il quarterback, infatti, si riduce e questo da, alla società, la possibilità di trattenere alcuni free agent, come Shaquil Barrett o Rob Gronkowski.
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