Tra croati e cechi finisce con un pareggio che fa sorridere quest’ultimi. Apre le marcature Shick a fine primo tempo tramite un penalty perfetto. Poi ad inizio ripresa Perisic pareggia i conti. Croazia-Repubblica Ceca si chiude alla fine sull’1-1.
Quali sono state le scelte dei tecnici?
4-2-3-1 per la Croazia di Dalic. Tra i pali c’è Livakovic, in difesa Vrsaljko, Lovren, Vida e Gvardiol. La mediana vede all’opera Modric e Kovacic. Sulla trequarti Perisic, Kramaric e Brekalo. In avanti c’è Rebic.
Stesso modulo anche per la Repubblica Ceca. Silhavy conferma buona parte della squadra che ha vinto all’esordio contro la Scozia. In porta gioca Vaclik. La linea difensiva è formata da Coufal, Celustka, Kalas e Boril. A fare schermo davanti alla difesa ci sono Holes e Soucek. I tre tenori sono Masopust, Darida e Jankto. Infine c’è Schick come unico riferimento in avanti.
Croazia-Repubblica Ceca: sintesi
Molto bene la Repubblica Ceca per i primi quarantacinque minuti di gioco. Avvio molto aggressivo dei cechi e croati in difficoltà. Shick al 18′ spreca una buona occasione, due minuti dopo Vacilik spazza addosso a Rebic, ma la palla carambola fuori. La Repubblica Ceca trova il vantaggio al 37′ con un penalty siglato da Shick. Subito dopo il vantaggio ceco la Croazia spreca una chance enorme con Rebic. Il primo tempo termina 0-1. In avvio di ripresa ci pensa Perisic a pareggiare i conti con un bel tiro a giro. I croati cercano di prendere il controllo della gara con il possesso palla e al 72′ Vlasic sfiora il gol con un tiro che sorvola di poco la traversa. All’87’ Petkovic spreca una buona occasione calciando a lato da buona posizione. Nell’occasione è stato ottimo Kalas, che ha deviato il tiro. I tentativi finali della Croazia non portano a niente e la gara termina 1-1.
Considerazioni su Croazia-Repubblica Ceca
I cechi hanno giocato una buona gara. La squadra ha interpretato bene la partita fin dai primi minuti attaccando con grande frequenza e arrivando con una certa facilità in area croata. La Croazia ha faticato a trovare la quadratura e a produrre gioco. Molto di ciò è dovuto anche al poco movimento degli uomini di Dalic. L’avvio sprint della ripresa con il gol di Perisic è stato illusorio, poche volte la squadra croata è stata realmente pericolosa. Qualcosa era cambiato con l’ingresso di Petkovic al posto di un fumoso Rebic nell’intervallo, ma non c’è mai stata la sensazione di un deciso cambio di marcia. Si sente il cambio generazionale nella Croazia.