Parliamo di uno dei personaggi più discussi del paddock. Darryn Binder che la prossima stagione sarà in sella ad una MotoGP dopo il salto direttamente dalla Moto3. Sarà a livello dei suoi avversari? I test dicono di no ma lui è fiducioso.
Binder e la MotoGP: il rookie che fa discutere
Darryn Binder ha già saggiato i prototipi della MotoGP nella due giorni di test a Jerez. Il doppio salto dalla Moto3 alla MotoGP ha fatto decisamente discutere. All’inesperienza di cui è accusato si aggiunga un comportamento in pista non sempre corretto e professionale. Basti pensare alla mossa con cui ha di fatto tolto ogni speranza di titolo a Dennis Foggia nella penultima gara della stagione 2021 a Portimao. Questa solo l’ultima di una lunga serie di squalifiche per comportamenti scorretti di cui è stato accusato il fratello minore di Brad, pilota del team KTM ufficiale MotoGP. Il giovane Darryn quindi la prossima stagione condividerà la pista col fratello mentre il box verrà condiviso con un pilota di un certo livello ed esperienza, ossia Andrea Dovizioso. I due faranno infatti coppia nel nuovo team Yamaha RNF Racing che sostituirà il team Petronas SRT. Insomma vedremo di cosa sarà capace il più giovane dei Binder ma per il momento la sua scelta continua a far discutere anche dopo i risultati non incoraggianti dei test di Jerez.
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I risultati di Binder a Jerez
La prima uscita ufficiale di Darryn dunque era attesa da un certo velo di scetticismo. Nella due giorni di test a Jerez la quasi totalità degli addetti ai lavori lo avrebbe dato in ultima posizione. Del resto le grandi differenze tra una Moto3 ed una MotoGP sono innegabili ed infatti è accaduto proprio quanto in molti davano per scontato. Ultima posizione in entrambe le giornate con distacchi siderali dal penultimo classificato. Insomma un inizio purtroppo non incoraggiante per Darryn che però non si perde assolutamente d’animo. “Non mi sento minimamente sotto pressione. C’è un grande ambiente di serenità nel box dove tutti mi stanno aiutando tanto. Non c’è fretta, questo era solo il mio primo approccio alla nuova moto. Aspettiamo lo shakedown di Sepang per capire a che punto siamo. Fino a quel momento si tratta di instaurare un rapporto con la moto. Capire come si guida e imparare il più possibile così da mettere in pista lentamente tutte queste nuove conoscenze”.