Dino Zoff: il calciatore
Dino Zoff nasce a Mariano del Friuli il 28 febbraio 1942 è considerato uno dei più grandi portieri della storia del calcio. Nella sua carriera ha vinto tutto, fra cui su tutti gli europei 1968 e il mondiale 1982. Dino Zoff, oltre che la storia delle nazionale italiana ha legato sopratutto la sua carriera alla Juventus, squadra con la quale ha vinto sei campionati italiani, due Coppe Italia e una Coppa UEFA, e ha disputato due finali di Coppa dei Campioni e una di Coppa Intercontinentale. Un altro record che il portiere bianconero può vantare è che da quando ha giocato alla Juve (1970-1980) ha sempre giocato senza saltare mai una partita. Dino Zoff è stato partecipe di uno dei reparti difensivi più forti della storia del calcio, che era costituito da: Gaetano Scirea e dai terzini Claudio Gentile e Antonio Cabrini. Grazie ai suoi meriti in campo, è stato candidato più volte al pallone d’oro, clamorosamente sfiorò la vittoria nel 1973, classificandosi secondo alle spalle di Johan Cruijff. Occupa la 47ª posizione nella classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer. Nel 2004 è stato incluso nel FIFA 100 e inserito fra le Leggende del calcio del Golden Foot. Nello stesso anno, in occasione dei UEFA Jubilee Awards, è stato inserito dalla FIGC quale miglior giocatore italiano del cinquantennio precedente, risultando inoltre 5º (primo fra gli italiani) nell’UEFA Golden Jubilee Poll. È entrato a far parte della Hall of Fame del calcio italiano tra i Veterani e della Walk of Fame dello sport italiano tra le Leggende, rispettivamente nel 2012 e nel 2015.
Dino Zoff: l’allenatore
Dino Zoff non si è risparmiato nemmeno quando ha intrapreso la carriera da allenatore. L’ex portiere dopo un’esperienza come selezionatore per i giochi olimpici, è stato chiamato sulla panchina della sua amata Juventus. Dino Zoff con i bianconeri ha passato due anni, arrivando sempre al quarto posto. Il secondo anno però, fu quello decisivo perché ha vinto il double continentale Coppa Italia-Coppa UEFA, vinte rispettivamente contro il Milan di Sacchi e contro la Fiorentina. Questi due trofei però, non hanno convinto la dirigenza bianconera a riconfermare il tecnico. Nella stagione 1990-1991 il tecnico friuliano venne ingaggiato dalla Lazio. Nella stagione 1992-1993 è riuscito riportare i biancocelesti alla qualificazione in una coppa europea, digiuno che durava da 15 anni. Ha ricoperto anche la carica di presidente durante la gestione proprietaria del finanziere Sergio Cragnotti e, nel 1997, ha ricoperto anche la doppia veste di presidente e allenatore dopo l’esonero del tecnico Zdeněk Zeman. I capitolini fino a quel momento occupavano la 12ª piazza in classifica per poi concludere il campionato al quarto posto. Il tecnico è stato poi chiamato ad occupare il ruolo di CT della nazionale, dopo l’esonero di Cesare Maldini. L’obiettivo di Dino Zoff era quello di far qualificare gli azzurri all’Europeo 2000, dopo la qualificazione, li ha portati alla finale persa poi al Golden Goal contro la Francia. Dino Zoff dopo la finale diede le dimissioni per delle critiche ricevute, infine concluse la sua carriera alla Fiorentina (portandoli ad una storica salvezza), dopo aver fatto uno storico ritorno alla Lazio.