È finalmente arrivato il momento! Dopo 5 mesi di inattività Dovizioso ritorna a bordo di una MotoGP, quella di Aprilia. Lo ha fatto nel corso dei blindatissimi test sulla pista di Jerez de la Frontera iniziati il 12 aprile e che avranno la durata di tre giorni. Su una moto total black priva di sponsor Dovi ha messo a segno circa 50 giri senza però mai spingere davvero. Ripercorriamo questo ritorno del forlivese grazie alla voce di Simone Battistella, agente del pilota, e ad una battuta scappata a Dovizioso al termine del lunedì di prove.
Test Jerez: cosa sta succedendo?
Sono test al limite dell’inaccessibile quelli che si stanno svolgendo a Jerez. La pista è stata prenotata da Honda che ha deciso di impedire ogni sorta di ripresa. Saranno quindi i team e/o i piloti gli unici a fornirci qualche informazione in più sull’andamento di questi test. Quel che sappiamo è che oltre ad Honda con Bradl e, ovviamente, ad Aprilia con Dovizioso la pista vede come protagoniste anche le moto di KTM guidata dal collaudatore Mika Kallio e a sorpresa di Yamaha inseritasi all’ultimo assieme al proprio pilota Cal Crutchlow. Per la casa di Noale sono presenti oltre ai meccanici anche il pilota ufficiale Lorenzo Savadori e l’amministratore delegato Massimo Rivola. C’è grande curiosità nel sapere cosa sta accadendo, nel silenzio generale cerchiamo di capirci dipiù grazie alle poche battute rilasciate da Simone Battistella a Gazzetta dello Sport.
Battistella: oggi doveva ritrovare gli automatismi
La prima considerazione da fare è che Dovi è al primissimo approccio con Aprilia e già dalle sue parole di qualche giorno fa emergevano alcuni aspetti fondamentali. Su tutti l’ergonomia, ossia la posizione che assume il pilota sulla moto, chiaramente essenziale per poter spingere al massimo. Tenendo conto che la moto ufficiale si adatta a due piloti parecchio più alti di lui, Dovizioso già nei giorni scorsi era andato a Noale per sistemare questo aspetto; le sensazioni in pista però sono ovviamente tutt’altra cosa. Per il momento i tempi sono piuttosto alti e solo negli ultimi giri ha fermato il cronometro sull’1’39″5 con gomme usate. “Aprilia è molto diversa dalla Ducati”, ha detto Battistella. “Dopo 5 mesi di inattività oggi doveva ritrovare gli automatismi, Andrea non ha mai spinto uscendo una decina di volte per fare 4/5 giri”.
Aprilia vs Ducati
Nell’unica dichiarazione rubata a Dovizioso, il pilota l’ha definita come una moto facile da guidare. Del resto sta proprio qui la grande differenza tra Aprilia e Ducati: mentre la moto di Borgo Panigale fa della potenza la sua prerogativa, quella di Noale si avvicina allo stile di Yamaha. Una moto molto guidabile e altamente performante nella percorrenza in curva che però può soffrire in accelerazione e sui rettilinei. Vedremo se già da oggi ci sarà qualche novità, intanto sta diventando sempre più concreta la possibilità di rivedere Dovizioso su Aprilia nei test che si terranno a maggio sulla pista del Mugello.