Lo sloveno della Jumbo Visma vince lo sprint di La Chaux de Fonds, battendo in volata David Gaudu e Rui Costa. Tratnik perde la maglia
Tappa 1: Neuchatel – La Chaux-de-Fonds (168,4 km)
Primoz Roglic vince la seconda frazione del Giro di Romandia 2019, vincendo lo sprint di La Chaux de Fonds. Lo sloveno batte David Gaudu e Rui Costa, mentre Jan Tratnik si stacca ai 20 dall’arrivo e perde la maglia gialla
Inizio di corsa molto nervoso, con numerosi scatti nel gruppo. Dopo una decina di km partono in 13 all’attacco: Vingegaard, Rosa, Gougeard, Capecchi, Bonnet, Bodnar, Haga, Mori, Vanhoucke, Owsian, Thompson, Pellaud e Schelling
I fuggitivi, da cui perde terreno Thomson, non guadagnano però più di 2′. Sul GPM di Fontanezier passa per primo Pellaud, davanti a Schelling e Rosa, ordine d’arrivo che si ripete anche sul Mauborget, mentre nel gruppo ci sono problemi per Elia Viviani e Primoz Roglic, che dopo essersi staccati rientrano poco dopo
Al traguardo volante, vinto da Bodnar davanti a Schelling e Owsian, i battistrada viaggiano con 2’50”, mentre nel gruppo da segnalare il ritiro a causa di una caduta di Alex Dowsett. Ai piedi del GPM di La Haut de la Cote passa per primo Diego Rosa, con quasi 3′ di vantaggio sul plotone, dove anche la Education First va a tirare, oltre la Bahrain Merida di Tratnik
Nel tratto in pianura però i 12 al comando vedono dimezzarsi il proprio vantaggio. Jumbo, EF e Bahrain si impegnano in un forcing che porta il distacco a solo 1′ ai piedi del 4° GPM di giornata, il Col de la Toumme, mentre Elia Viviani, staccatosi in precedenza, paga addirittura 6′. Sul Col de la Toumme i fuggitivi restano in 7 (Vingegaard, Rosa, Gougeard, Capecchi, Haga, Vanhoucke, Owsian e Schelling) con soli 40” sul gruppo
Pellaud si aggiudica anche il quarto GPM, precedendo Rosa e Gougeard. Il forcing finale di Jumbo ed EF decreta la fine della fuga. Ma nel frattempo si è staccata la maglia gialla Tratnik, che perde il 1° posto nella generale dopo una sola tappa. Ai 25 dall’arrivo parte Emmanuel Buchmann, seguito da Zoidl e Badilotti
I tre trovano l’accordo, guadagnano una trentina di secondi, ma poi il tedesco allunga in testa da solo. Il corridore della Bora guadagna 20” sui primi inseguitori e quasi 1′ su un secondo gruppetto di contrattaccanti. Ma nel gruppo dei migliori c’è l’attacco di Geraint Thomas, David Gaudu e Michael Woods. Zoidl e Badilotti vengono ripresi, mentre il gruppo Thomas è sempre più vicino al battistrada della Bora
Il tedesco si rialza e si fa riprendere, e quindi in testa si forma un quartetto di tutto rispetto quando al traguardo di La Chaux de Fonds mancano 5 km. Ma il gruppo li riprende ai tre dalla fine grazie alla Jumbo Visma, ma restano davvero in pochi, non più di una ventina, e in ogni caso ci sono davvero pochi velocisti
Gaudu tenta un nuovo allungo, cercando di trovare impreparate le altre formazioni, ma il francese viene ripreso ancora. Poi è la volta di Ilnur Zakarin, che prova la stoccata da lontano. Ma anche lui deve rialzarsi quasi subito. Ma il russo tenta ancora l’attacco ad 1 km dall’arrivo. Questa volta il corridore della Katusha guadagna terreno, raggiunto però a sorpresa da Geraint Thomas che lo affianca e lo stacca, con Betancur sulla ruota del gallese. Lo spint di La Chaux de Fonds è vinto però da Primoz Roglic, che sbuca fuori nel finale e batte nettamente David Gaudu e Rui Costa