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GP Andalusia anteprima di una corsa imperdibile

Archiviato un GP di Spagna ricco di colpi di scena, il motomondiale rimane a Jerez per il GP d’Andalusia, di cui parleremo in questa anteprima. Numerosi sono i temi caldi di un weekend che sarà cruciale per la lotta al titolo. Un calendario così corto non lascia margini di errore, e questo influenzerà le scelte di team e piloti. Vediamo come.

Gp Andalusia anteprima MotoGP

Nella MotoGP L’anteprima del Gp d’Andalusia ha un protagonista singolo: Marc Marquez.

Il campione del mondo è reduce da un grave infortunio nella gara di domenica, ma ha deciso di provare comunque a correre il GP. Un’impresa impossibile, vista la frattura ed il fatto di essere stato operato appena quattro giorni fa. O no?

L’opinione degli esperti è divisa. Per il Prof. Giuseppe Porcellini, il chirurgo che ha operato Andrea Dovizioso, è una follia. L’omero non guarisce in venti giorni, e dal suo punto di vista è rischioso per via delle torsioni che si subiscono in pista. Un’imbarcata come quella di Morbidelli in gara, e la placca potrebbe rompersi!

Per il Dott. Claudio Costa, ex primario della Clinica Mobile, è invece possibile. Le fratture all’omero, spiega, sono rare, quindi il rischio è ridotto. E sottolinea come Marquez sia dotato di una forza straordinaria, cosa che gli permette di tenere in equilibrio la moto, anche quando perde l’anteriore.

Il verdetto si avrà entro oggi, quando il 93 si sottoporrà alla visita del Dott. Charte, il medico della Dorna.

Gli altri temi

Oltre a Marquez, altri due piloti hanno visitato di recente l’infermeria. Alex Rins e Cal Crutchlow hanno lasciato Jerez con le ossa rotte -letteralmente- e vi ritornano per tentare stoicamente di salvare la stagione. Il pilota Suzuki ha una spalla lussata, ma non si è dovuto operare. E’ ancora in forse per questo weekend. Così come lo è Cal, operato per uno scafoide rotto.

Oltre il recupero di Marquez, il tema della gara sarà la lotta al vertice. Fabio Quartararo ha festeggiato la prima vittoria fino a notte fonda, e ritorna su una pista che gli piace e dove va sempre fortissimo. Ha tutte le carte in regola per replicare. Maverick Vinales è chiamato al riscatto, dopo aver perso una vittoria per una scelta errata della gomma anteriore.

C’è poi la competitività della Ducati. Domenica è andata meglio del previsto, con tre Desmosedici a battagliare per il podio. Andrea Dovizioso è la solita roccia, capace di concretizzare anche nelle giornate più difficili. Jack Miller ha fatto una buona prova, ma deve migliorare la gestione negli ultimi giri. Ottimo anche Francesco Bagnaia, anche se nel finale è calato un po’.

Da tenere d’occhio anche la KTM, che ha dimostrato di poter lottare con i big. Pol Espargaro ha sfiorato il podio, e punta a centrare l’obiettivo. Pian piano, la casa austriaca sta colmando il divario dai migliori.

E, infine, c’è un Valentino Rossi da recuperare. La gara di domenica è stata un incubo per il Dottore, ma l’aspetto positivo è che ha raccolto moltissimi dati, che lo possono aiutare a risalire la china.

Il fattore gomme

Sul fronte gomme, con condizioni meteo che si preannunciano simili a quelle di domenica scorsa, la Michelin porterà in pista le stesse specifiche, Tuttavia, spiega il responsabile Piero Taramasso, è difficile che i piloti replichino le stesse scelte. Taramasso si è detto sorpreso della scelta della gomma morbida al posteriore, considerato che con 60 gradi sull’asfalto si scivolava parecchio. Senza contare che una gomma posteriore con tanto grip fa spingere sull’anteriore, mandandolo in crisi. Chi ha montato la dura all’anteriore non ha avuto grossi problemi, ma chi ha optato per la morbida, come Vinales, ha pagato pegno.

Alla luce di questa esperienza, Taramasso sostiene che i piloti passeranno alla dura all’anteriore e alla media al posteriore, per avere un maggiore equilibrio nell’assetto.

Momenti di “follia” a Jerez.

GP Andalusia, anteprima della Moto2

Il GP d’Andalusia della Moto2 vede come favorito Luca Marini e o Sky Racing Team. Il “Maro” è stato dominatore della gara scorsa, e con pista identica e condizioni simili ha tutto quello che serve per il bis. Chiamata d’orgoglio per Marco Bezzecchi, a lungo in zona podio prima di scivolare. Ma la sensazione è che il nome altisonante per questa stagione sarà Testuta Nagashima, trionfatore del Qatar e spina nel fianco di Marini nella gara spagnola. Sono loro due i favoriti per il weekend.

Da tenere d’occhio Jorge Martin, ormai un habituè del podio, e Aron Canet, il migliore dei rookie. Sam Lowes e Thomas Luthi sono sempre avversari pericolosi, capaci di mettere i bastoni tra le ruote ai primi. Da seguire anche Lorenzo Baldassarri, Enea Bastianini e Fabio di Giannantonio, sempre capaci di piazzarsi nella top ten. Occhio alla MV, capace di piazzare entrambe le moto in zona punti.

Anteprima della Moto3

Il nome favorito per la Moto3 in Andalusia è Albert Arenas. Tra Qatar e Jerez 1 il portacolori Aspar piazza due vittorie su due, ed è chiaramente candidato al terzo successo consecutivo. Lo spagnolo sembra avere il giusto mix tra velocità e strategia, che gli ha permesso di tenersi fuori dai guai e di vincere senza colpo ferire. In mezzo ci sono tanti pretendenti, molti dei quali con il tricolore.

Tony Arbolino è forse il più forte di loro. A Jerez aveva quasi la vittoria in tasca, se non fosse stato per la manovra garibaldina di Joh McPhee. Comunque, “Arbo” ha piazzato un podio che fa cassa nel suo mondiale, e con i dati di domenica può fare ancora meglio. Da tenere d’occhio il duo VR46, che a Jerez è al top. Celestino Vietti ha disputato una gara magistrale, da veterano, e può replicarla. Chiamata di orgoglio per gli altri, da Andrea Migno, a Romano Fenati, a Niccolò Antonelli, tutti delusi dal risultato finale dello scorso GP di Spagna.

Il GP d’Andalusia è disponibile in diretta su SKY e DAZN, e in differita su TV8. Tutti gli orari sono disponibili in questo articolo.