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Il Barcellona sta tornando dopo anni difficili

La missione affidata a Xavi sembrava di difficile realizzazione. Il tecnico, oltre ad essere alla prima importante esperienza, doveva fare i conti anche con una situazione societaria alquanto difficile. Eppure, dopo un inizio non proprio rose e fiori, il Barcellona sta tornando ad essere una squadra credibile. Il drago dormiente si sta risvegliando e le basi per un futuro roseo sono molto solide.

Quali sono i meriti di Xavi?

Con Xavi, ma anche con il rientro di Laporta, è tornata una serenità che al Barcellona non si vedeva da diverso tempo. Le due “new entry” inevitabilmente hanno spinto verso un ritorno alle origini, alla filosofia di gioco che ha fatto grand questo club. Un’identità riacquisita grazie ad una rinnovata fiducia nella Masia e ai giusti investimenti. Appena arrivato, Xavi si è subito messo al lavoro con il materiale a disposizione. Ha subito lavorato per un determinato stile di gioco, facendo affidamento soprattutto sui giovani. Basti solo pensare che sotto Xavi, nei primi quattro mesi, hanno esordito cinque canterani:

  • Abde Ezzalzoui
  • Illias Akhomach
  • Ferran Jutglà
  • Alvaro Sanz
  • Estanislau Pedrola

Inevitabilmente la Masia, la più grande ricchezza del Barcellona, è tornata ad essere dominante dopo anni di oscurantismo. Pedri e Gavi, in attesa del ritorno di Ansu Fati, sono la rappresentazione più grande del nuovo corso bluagrana. Il lavoro di Xavi si riflette anche sulla proposta di gioco. Il ritorno del Tiki-taka in tutta la sua prepotenza, fatto di manovra avvolgente, verticalizzazioni fulminee trame di gioco da uno o due tocchi. Altro grande merito del tecnico è quello di aver rivitalizzato un giocatore come Dembelè (gol e due assist nell’ultima gara contro il Bilbao). 

Il Barcellona sta tornando grazie anche al mercato di gennaio

La rinascita del Barcellona è passata inevitabilmente dal mercato di gennaio, che di fatto era l’ultima chance per i catalani di dare a Xavi giocatori adatti alla sua idea di gioco. Così è stato, per la prima volta dopo tanti anni Il Barcellona ha portato avanti un mercato coerente con la filosofia del club. La prima operazione è stata Ferran Torres dal Manchester City. La brillante tecnica, l’estro e la visione di gioco lo rendono un elemento imprescindibile per Xavi. In secondo luogo c’è Adama Traorè, tornato all’ovile dopo diverso tempo. L’ex Wolverhampton garantisce profondità ed esplosività grazie alla grande abilità nell’uno contro uno. Infine ci sono Aubameyang e Dani Alves. Il primo è l’attaccante totale capace di svariare lungo tutto il fronte, il secondo per portare carisma nello spogliatoio. 

Il Barcellona sta tornando grande, quale sarà il futuro del club?

Il ritorno alla filosofia che ha fatto grande questo club darà i suoi frutti non nel breve, ma nel lungo periodo. La Masia, ormai rientrata a piena regimo, sarà l’inesauribile fabbrica di talenti che abbiamo apprezzato nei tempi passati. C’è anche un altro fattore da non sottovalutare però: la nuova collaborazione con Spotify. Uno sponsor più ricco del precedente e che permetterà ai blaugrana una maggiore liquidità e che potrebbe coprire col tempo anche una parte dei debiti del club. Dopo diversi anni di spese folli e acquisti sbagliati, instabilità economica e societaria e infine l’addio di Messi, il Barcellona sembra finalmente tornato a sorridere. 

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