Alla fine è arrivata la sentenza riguardante l’Inchiesta sulle Plusvalenze. Si chiude con un nulla di fatto il processo relativo alle indagini per le plusvalenze fittizie. Gli indagati sono stati tutti prosciolti.
Inchiesta sulle Plusvalenze, quale è stato il comunicato della FIGC?
“Il Tribunale Federale Nazionale presieduto da Carlo Sica ha prosciolto tutte le società, i dirigenti e gli amministratori dei club che erano stati deferiti dalla Procura Federale per avere contabilizzato nelle relazioni finanziarie plusvalenze e diritti alle prestazioni dei calciatori per valori eccedenti a quelli consentiti dai principi contabili. Le motivazioni saranno rese note nei prossimi giorni“.
La sentenza mette in cattiva luce la Procura Federale?
Con la conclusione del processo sarà inevitabile fare un ragionamento sulla stessa procura federale. Riflettori accesi su presunti artifici economici per gonfiare il reale valore dei giocatori per poter sistemare in qualche modo il bilancio. Addirittura si era pensato che il tutto fosse stato fatto per poter permettere l’iscrizione delle squadre ai rispettivi campionati. Questa ipotesi però era stata comunque già smontata. Bisogna tenere conto di un altro elemento. Gli inquirenti si sono addentrati in una materia molto complicata e di difficile interpretazione. Non esiste infatti una legge che regoli determinati parametri. Fino a prova contraria nel libero mercato chi vende decide il prezzo.
Fondamentalmente gli inquirenti hanno adottato metodi non convincenti per individuare parametri economici congrui da contrapporre a quelli riconosciuti come alterati. Inoltre non è stato possibile identificare i parametri e il confine legale in cui una società dovrebbe agire per poter vendere un suo giocatore.
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