Le franchigie della NFL sono costantemente alla ricerca di un buon centro. Quest’anno, gran parte dell’attenzione potrebbe ricadere sul numero 71 dei Buckeyes, Josh Myers. Soprattutto nelle ultime stagioni, il centro proveniente da Miamisburg si è ritagliato un ruolo importante, all’interno della linea d’attacco dell’Ohio State e ha dato il suo prezioso contributo, nella volata verso la finale nazionale del 2020.
Chi è Josh Myers?
Nato e cresciuto in Ohio, Josh Myers attira le attenzioni dei college giocando nel ruolo di guardia per la squadra della Miamisburg High School. Riceve la valutazione di quattro stelle e, tra i profili della classe del 2017, si posiziona come la 6a migliore offensive guard. Notre Dame, Penn State e Alabama sono alcune delle università che si fanno avanti per averlo. Myers, tuttavia, è intenzionato a rimanere in Ohio e, nel 2017, raggiunge la Ohio State.
Rimane fuori durante la prima stagione, per poi tornare in rosa nel campionato del 2018. Quell’anno, è la riserva della guardia titolare Michael Jordan e riesce a collezionare 10 presenze. Con la partenza di Jordan, cambiano le gerarchie all’interno dell’attacco dei Buckeyes. Wyatt Davis passa al ruolo di guardia titolare, mentre Myers diventa il nuovo centro della linea offensiva. La prima stagione nel nuovo ruolo si chiude in maniera molto positiva e Myers riceve i second-team All-Big Ten honors. L’anno successivo, il numero 71 ricopre ancora la posizione di guardia. Ohio arriva fino alla finale nazionale, poi persa contro i Crimson Tide, al termine di una gara in cui Myers fa parecchia fatica a contenere il suo diretto avversario Christian Barmore.
Titolare dopo qualche miglioramento
Una delle caratteristiche principali degli offensive linemen è la stazza e, da questo punto di vista, a Josh Myers non mancano le qualità. Il centro dei Buckeyes è alto 1,98 m e pesa 141 kg, un fisico che lo rende particolarmente difficile da spostare. Inoltre, è dotato di braccia lunghe, che lo aiutano ad andare a contrastare gli avversari con il giusto tempismo. È un ottimo run blocker, ma deve ancora perfezionare la sua tecnica, se vuole imporsi come centro titolare anche in NFL.