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US Open: è lui il campione, Novak Dokovic, Del Potro in lacrime

Novak Dokovic è il nuovo re di Flushing Meadows. Questa notte, all’Arthur Ashe Stadium , in tre set e dopo 3 h e 17’ di...
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US Open: è lui il campione, Novak Dokovic, Del Potro in lacrime

Novak Dokovic è il nuovo re di Flushing Meadows.

Questa notte, all’Arthur Ashe Stadium , in tre set e dopo 3 h e 17’ di partita , Novak Dokovic ha sconfitto il rivale argentino Juan Martin Del Potro (6-3, 7-6, 6-3).

Solo dodici mesi fa, Dokovic aveva dovuto rinunciare alla partecipazione al torneo newyorkese a causa di problemi al gomito che, ormai da tempo, lo affliggevano. Quelli erano tempi nefasti per la carriera del giocatore serbo, contrassegnati da infortuni, sconfitte e cambi di allenatore.

Si può tranquillamente affermare che questo 2018 abbia visto “ risorgere un campione”; uno di quei fuoriclasse che in pochi amano, a causa di un carattere chiuso ed irascibile, ma che è in grado di rimboccarsi le maniche e risalire la china dopo periodi bui.

Dopo Wimbledon e Cincinnati, il serbo centra il terzo obiettivo stagionale, e ora si prepara ad affrontare le sfide di Malbourne, il suo Slam prediletto.

Intanto può mostrare e vantare un palmares importante, che torna ad arricchirsi. Dopo quella di stanotte, sono tre le vittorie agli US Open (dopo il 2011 e il 2015) e 14 gli Slam vinti in carriera. Arriva così ad eguagliare Ivan Lendl e Pete Sampras. Davanti a lui solo Roger Federer (20 Slam) e Raphael Nadal (17 Slam).

Della finale all’Arthur Ashe Stadium, oltre agli scambi al vetriolo tra i due fuoriclasse, rimarranno impresse le lacrime, a fine partita, di Del Potro, che non raggiungeva una finale Slam da nove anni. Arrivava a questa partita consapevole delle sue possibilità, forte di aver concesso solo un set durante questo lungo cammino agli Us Open. Ma nulla ha potuto di fronte al carisma e alla solidità del rivale.

Il primo set si rivela, fin da subito, a quasi esclusivo appannaggio di Dokovic, che centra quasi tutte le discese a rete e infila più volte il suo temibile rovescio, chiudendo sul 6-3. Il secondo parziale è sicuramente più combattuto. Dopo 22 punti e 3 palle break annullate dal serbo, si arriva al tie-break ed è ancora lui a spuntarla, 7-6. Si continua a combattere nel terzo set, ma Del Potro inizia ad accusare molta stanchezza. Così, nell’ottavo game perde il servizio per la quarta volta e consegna a Dokovic le chiavi per chiudere il match. E, neanche a dirlo, il guerriero serbo le afferra e “chiude a chiave l’incontro” , 6-3.

“Sono molto infelice di aver perso oggi, ma Novak si è meritato il trofeo”. Queste sono state le parole pronunciate da Juan Martin Del Potro a fine partita, con le lacrime agli occhi.

Dispiace per questo “gigante buono” (così viene chiamato dai tifosi per il suo carattere), corretto e sensibile, ma nessuno, stasera, avrebbe potuto fermare la marcia inarrestabile del guerriero serbo.

E ora lo aspettiamo a Malbourne, chissà che non riesca nell’impresa di vincere il terzo slam stagionale.