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Parigi: Djokovic cala il pokerissimo, nulla da fare per Shapovalov

Il serbo disintegra le certezze del canadese e vince per la quinta volta il Masters 1000 parigino. Eguagliato McEnroe a quota 77 titoli |

Rolex Paris Masters 1000, Parigi-Bercy – cemento indoor

[1] N. Djokovic b. D. Shapovalov 6-3, 6-4

Alla vigilia di questa finale il pubblico di Parigi si aspettava un massacro, e alla fine ciò è avvenuto. Troppo più forte Novak Djokovic, che in un’oretta scarsa di tennis ha completamente minato le certezze del giovane Denis Shapovalov.

Un torneo giocato dal serbo inserendo di giorno in giorno una marcia sempre più alta, fino a questa finale dove ha dato poi il meglio di sè.

Infatti l’inizio settimana di Djokovic era un continuo saliscendi anche a causa di qualche problema di salute, ma una volta presa confidenza con l’insidiosa superficie della Accors Hotel Arena, azzannare gli avversari non è stato più un problema.

Alla fine è stato quindi quasi un gioco da ragazzi portare a casa il quinto titolo nel 1000 di Parigi, vendicando così la cocente sconfitta del 2018 contro Khachanov. Mai nessuno ha vinto quanto lui sul cemento indoor della capitale francese.

Con questo ennesimo successo Djokovic eguaglia la leggenda John McEnroe a quota 77 trofei, piazzandosi al quinto posto all time per numero di titoli vinti.

Per quanto riguarda il computo delle vittorie nei 1000 siamo a quota 34, ad un solo gradino dal trono di Rafael Nadal (35).

Proprio lo spagnolo – out in semifinale per infortunio – rovina in parte la festa del rivale: da domani infatti lo scalzerà da n.1 al mondo.

Tuttavia la vittoria odierna offre la chance al serbo di riconquistare il primato entro la fine del 2019.

Numeri inarrivabili per un’icona di questo sport, spesso meno acclamato rispetto ad alcuni suoi colleghi ma ugualmente vincente.

La finale è stata piuttosto bruttina, soprattutto a causa della disparità di valori in campo. Shapovalov è un ottimo prospetto, e qui a Parigi-Bercy l’ha dimostrato, ma è ancora troppo acerbo per competere con i migliori.

Infatti il grande assente di serata è stato proprio lui, forse troppo teso per questi palcoscenici. Già dalle prime battute ha sofferto l’elasticità del suo avversario, non riuscendo neanche a sfruttare in suo favore i pochi momenti di titubanza dell’opposto.

L’epilogo è segnato da una grande prestazione di Djokovic, cinico al servizio e pungente in risposta. Il 6-3, 6-4 finale ovviamente non lascia spazio a recriminazioni. Per Shapovalov resta la consolazione della prima finale in un 1000 in carriera, oltre all’aver raggiunto il suo career best ranking.

Ma senz’ombra di dubbio in futuro sentiremo molto parlare di questo ragazzo. Nole invece si concentrerà ora sulle ATP Finals di Londra, nelle quali oltre ad arricchire la sua preziosa bacheca, vorrà riprendersi il primo posto nella classifiche mondiali.

Rolex Paris Masters 1000, Parigi-Bercy – il tabellone completo