Richard Eklund “The Pride of Lowell”
Richard Eklund nasce il 9 maggio del 1957 a Lowell, negli USA. Eklund meglio conosciuto come “The Pride of Lowell” (l’orgoglio di Lowell) è stato un campione di pugilato nei pesi welter. Il talento sembra essere di famiglia, in quanto il fratellastro di Micky Ward, è stato anche lui un pugile campione del mondo della WBU, categoria pesi welter. Eklund rimane attivo nel mondo del pugilato per 10 anni, più precisamente a dal 1975 al 1985. Durante la sua straordinaria carriera accumula 19 vittorie, di cui 4 per KO e dieci sconfitte. Il combattimento più importante della carriera di Richard Eklund si tiene il 18 luglio 1978. Il match in questione è quello contro Sugar Ray Leonard al Memorial Hynes Auditorium di Boston, sold out nel giorno dell’incontro. Il match vede la sconfitta di “The Pride of Lowell” ai punti per una decisione unanime della giuria.
La pensione del leggendario pugile
Una volta messi i guanti al chiodo decide di diventare allenatore a tempo pieno del suo fratellastro Micky Ward. Il pugile però nasconde un terribile segreto. Eklund, dopo il ritiro, diventa tossicodipendente, quest’ultima gli porta vari problemi a livello personale. Infatti viene anche condannato a scontare una pena di reclusione di quindici anni per aver commesso alcuni crimini. HBO gira un documentario sul pugile, facente parte della serie “American Undercover”, intitolato High on Crack Street: Lost Lives in Lowell, racconta la sua vita, e per girarlo, Eklund è stato seguito nel suo quotidiano per un anno e mezzo. La sua storia da pugile invece è narrata nel film The Fighter del 2010, diretto da David O. Russell, Richard Eklund viene interpretato e il da Christian Bale, che proprio per questo ruolo vince l’Oscar come miglior attore non protagonista nel 2011. Eklund riesce a farsi notare per i suoi buoni risultati da allenatore. Una delle sue migliori caratteristiche da allenatore, è la sua intuizione, che gli ha permesso di trovare spesso la soluzione migliore a svariati problemi. L’ex pugile si distingue anche per la sua capacità di motivare gli atleti e per il suo regime di allenamento impegnativo. Grazie alla sua disciplina, ha contribuito a spingere il fratello Micky verso la vittoria del suo titolo mondiale.