Tappa dedicata alle fughe, con arrivo mosso e pieno di insidie. Non è scontato che si arrivi in volata, anzi, nel finale potrebbero muoversi i big
8° Tappa Macon-Saint Etienne (200 km)
Dopo una tappa interamente dedicata ai velocisti, che ha visto vincere per la prima volta al Tour Dylan Groenewegen, la Grand Boucle offre un’altro arrivo di difficile interpretazione per i corridori del gruppo
Subito dopo la partenza da Macon, la tappa presenza un tratto mosso ma non troppo difficile, con il traguardo volante di Cerciè en Beaujoulas che di fatto concluderà il primo tratto di corsa. Subito dopo lo sprinti infatti inizia la fase decisiva della corsa, con ben 7 GPM da affrontare per il gruppo
Si comincia con il Col de la Croix Montmain (6 km al 7%), ma è ancora niente rispetto a ciò che attendere i corridori. Dal km 66 al km 97, la corsa percorrerà tre salite: il Col de la Croix de Thel (4 km all’8%), il Col de la Croix Paquet (2 km al 10%) e la Cote d’Affoux (8 km al 4%)Ville
Ma il peggio è solo iniziato per i corridori. Dopo un tratto in discesa tra Villecheneve e Courzieu, la strada torna a salire, per l’ultima serie di salite prima del traguardo. La prima è la Cote de la Croix de Part (5 km all’8%) seguita in rapida successione dalla Cote d’Aveize (5 km al 6%)
Allo scollinamento mancheranno al traguardo poco più di 50 km, distanza che non presenta più tratti in pianura. Salita e discesa, fino all’arrivo. Prima del traguardo, al km 187, la corsa percorrerà l’ultima asperità di giornata, la Cote de la Jaillere (2 km all 8%) per poi dirigersi verso Saint Etienne, sede d’arrivo di questa ottava tappa
I favoriti
JULIAN ALAPHILIPPE: Il francese, già maglia gialla in questo Tour de France, ha oggi l’opportunità di tornare leader nella classifica generale. Il finale è infatti perfetto per le caratteristiche del corridore della Deceuninck, e un attacco da lontano potrebbe mettere in difficoltà Giulio Ciccone
GREG VAN AVERMAET: Non è stato finora un Tour memorabile per il belga del Team CCC. Dopo la maglia a pois, indossata al termine della prima tappa, Van Avermaet ha spesso mancato l’appuntamento non solo con la vittoria, ma anche con il podio. Nel finale potrà dire la sua, e forse finalmente alzerà le braccia al cielo
PETER SAGAN: Per il campione slovacco questa può essere la tappa delle conferme. Unico tra i velocisti puri a reggere la salite brevi ed esplosive del finale, il corridore della Bora dovrà vedersela con ciclisti esplosivi che vorranno sfruttare l’arrivo a Saint Etienne per scrivere il loro nome tra i vincitori di questo Tour