Finisce con una bellissima doppietta Ducati la gara del GP di Spagna 2021 della MotoGP sulla pista di Jerez. Vince Miller davanti a Pecco Bagnaia dopo l’incredibile discesa di Quartararo. Il francese crolla a metà gara e chiude 13mo racimolando appena 3 punticini. Un buon Franco Morbidelli chiude un podio molto italiano.
La Gara del GP di Spagna 2021, classe MotoGP
Doppietta Ducati sulle curve della pista di Jerez de la Frontera, teatro del gran premio di Spagna 2021. Jack Miller vince grazie a una prestazione seria e convincente dopo i passi falsi delle prime uscite stagionali. L’australiano della Ducati vince la 2° gara della sua carriera in MotoGP, la prima con il team Ducati. Jack scappa insieme a Quartararo nelle prime fasi di gara tallonando e costringendolo al limite. Verso metà gara el “Diablo” crolla di prestazioni e finisce clamorosamente in 13ma posizione, appena dentro la zona punti. Veramente inaspettato questo crollo verticale del francese che fino alla metà della gara spagnola era stato l’assoluto dominatore di questo 2021. Quartararo perde infatti anche la vetta del mondiale a vantaggio del nostro Pecco Bagnaia. Il torinese termina ancora una volta sul podio, la seconda consecutiva al 2° posto. Bagnaia, ancora alla caccia del primo successo stagionale, è stato fin qui sicuramente il più costante del gruppo.
Chiude il podio Franco Morbidelli. Il pilota Petronas mette in pista la seconda prestazione solidissima consecutiva. Ancora una volta infatti l’italo-brasiliano conduce tutta la gara in maniera costante e concreta senza strafare ma mantenendo con regolarità ottimi tempi; il crollo dell’ufficiale Quartararo gli vale il primo podio del 2021. 4° un bravissimo Nakagami sulla Honda del team LCR inseguito dal campione del mondo Mir. Al 6° posto Aleix Espargaro su Aprilia. Con i soli 5 secondi di distacco dal vincitore di giornata la rincorsa di Aprilia alle prestazioni dei migliori può dirsi conclusa. La nuova sfida della casa di Noale sarà ora quella di mettere la propria moto prima sul podio e poi davanti a tutti. Per ora complimenti ad Aprilia per la crescita dal 2020.
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Una gara che piace ai piloti
Vinales fa 7° davanti a Zarco e i due restano attaccati alla vetta ora distante 16 punti per il primo e 17 per il secondo dopo una gara nel complesso difficile per entrambi. Chiudono la top team le due Honda con Marquez 9° e Pol Espargaro 10°. Marc prosegue nel proprio cammino di riavvicinamento alla forma fisica perfetta con la seconda buona gara, ancora una volta nei primi 10. Pol invece è alle prese con la conoscenza della nuova moto Honda. Più volte è stato ripetuto di come le moto targate Honda siano del tutto particolari. Se la porti al limite puoi dominare come fatto da Marquez per grandissima parte dello scorso decennio, se non ne conosci ogni minimo particolare rischi di dover inseguire. Un punto a sfavore del più giovane degli Espargaro può essere il 4° posto dell’altro motorizzato Honda “Taka” Nakagami. Poi Oliveira, Bradl e appunto Quartararo.
Ancora male Valentino Rossi che chiude solo 17mo su una pista che in passato è stato il teatro di alcune delle sue più grandi imprese. Vale aveva parlato del suo piacere di gareggiare sulla pista di Jerez, una delle più amate dai piloti, ma allo stesso tempo tempo del suo bisogno di tornare tra i “grandi”. Così non è stato e solo lo sciagurato Rins gli soffia la palma del peggiore. Alex scivola in maniera sciocca in avvio e termina tristemente in ultima posizione. Binder, Bastianini e Alex Marquez cadono con lo spagnolo che non finisce neppure il primo giro.
Gli italiani
Capitolo Italia. Bagnaia e Morbidelli sono i nostri portacolori sul podio di Jerez ma bisogna dare merito anche alla strepitosa prestazione di Ducati che vince e fa doppietta. Danilo Petrucci è il terzo italiano nella classifica finale della gara in 14ma posizione appena davanti a Luca Marini 16mo e come detto Valentino Rossi 17mo. Lorenzo Savadori chiude lontanissimo dagli altri avanti solo a Rins caduto e su una moto malconcia. Enea Bastianini invece cade al 14° giro di gara. L’appuntamento è a Le Mans per il GP di Francia.